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CREVOLADOSSOLA - 07-04-2020 -- La minoranza consiliare

di Crevoladossola con un comunicato chiarisce i motivi per cui i consiglieri non hanno preso parte all'assemblea consiliare per la votazione del bilancio, con l'occasione stigmatizza la decisone del sindaco di svolgere il consiglio nonostante le richieste di un differimento.


Prendiamo atto della decisione del Sindaco del Comune di Crevola che ha effettuato lo svolgimento del C.C., anche dopo la richiesta della minoranza di posticipare l’evento consentendo una scrupolosa analisi degli atti di bilancio a tutta l’amministrazione.
I tempi canonici stabiliti per legge, stante le difficoltà del momento, non avevano consentito a tutti i consiglieri di prenderne visione, tant’è che anche un decreto del Ministero dell'Interno, emanato nell’ultimo mese, consente ai Comuni di posticipare la sua approvazione entro la fine del mese di aprile.
Quello compiuto dal Sindaco Giorgio Ferroni è un fatto talmente grave, che induce la minoranza consigliare a stilare la presente nota: ancora una volta se pur a malincuore, riteniamo che il suo atteggiamento, volutamente provocatorio, arrogante ed irrispettoso dei ruoli che ciascun consigliere deve svolgere all’interno dell’assemblea consigliare, ha portato e porta l’Amministrazione comunale ad assumere atti unilaterali, senza ascoltare la minoranza a discapito di ogni regola del convivere democratico.
L’urgenza addotta dal Sindaco, per l’approvazione del bilancio, legandola all’emergenza sanitaria presente nel Paese, è pretestuosa ed ingannevole se non addirittura infantile. E’ noto a tutti, infatti, che eventuali provvedimenti di urgenza di competenza del Sindaco, tali rimangono e rimarranno, essendo il Sindaco la massima
autorità sanitaria in ambito locale. Ed è sua la competenza della gestione dei soldi stanziati dallo Stato per l’emergenza Covid-19.
Ne deduciamo che l’unica verità che ha indotto il Sindaco ad agire in questo modo, facendo scempio delle comuni regole scritte e non del vivere democratico, è quella di poter condizionare le scelte di bilancio prima della prossima tornata elettorale, ben sapendo che difficilmente avrebbe potuto governarle dopo.
Ancora una volta, facendosi scudo dell’emergenza e fingendosi paladino delle istanze della gente di Crevola, ha assunto atteggiamenti presidenzialistici che rischiano di sconfinare nell’autoritarismo, seppur in sede locale.
Con quale arroganza il Sindaco si è permesso di andare alla votazione del Bilancio senza prima averlo presentato e discusso con le diverse forze politiche o comunque senza aver consentito alle medesime di averlo esaminato?
Con che presunzione passa sopra la testa di quasi la metà dei consiglieri comunali, facendo credere di essere rattristato?
Come si permette di sostenere che gli argomenti avanzati dalla minoranza non gli interessano?
E slittare il consiglio comunale di 15 giorni avrebbe provocato un cosi grosso danno alla Comunità?