VERBANIA - 09-04-2020 -- Per anni è stato
uno dei volti del Carnevale verbanese, quello del fido segretario che affianca il Console Pacian nel discorso satirico declamato in dialetto la sera di Giovedì grasso, della Giubiascia. All’ultimo spettacolo, un mese e mezzo fa al teatro Maggiore, Piergiuseppe Rizzo -per tutti Pino- non c’era. Era ricoverato a Miazzina, dove è morto oggi. Aveva 86 anni e dal 2000 s’era assunto l’incombenza di fare da spalla a Claudio Loraschi, il Console. Era stato l’allora presidente dei Pacian da Intra, Giuliano Ramoni, a caldeggiare una figura di accompagnamento. “Mi propose una regina – racconta Loraschi –, ma io non la volevo. Concordammo per un segretario. Scelsi Pino la sera in cui lo vidi sul palco del Vip. Andava in scena una commedia in dialetto. Si aprì il sipario ed entrò lui che scopava per terra. Mi sembrò perfetto”.
Da allora è iniziato un sodalizio duraturo, che ha visto ampliarsi la “carriera” teatrale di Rizzo, che nella vita di tutti i giorni, finché ha lavorato, è stato perito meccanico. Classe 1938, s’era diplomato al “Cobianchi”. Aveva lavorato per un periodo a Luino, poi aveva varcato nuovamente il Lago Maggiore per prendere impiego alla Montefibre, dove ha lavorato sino ad andare in pensione.
Nella foto un sorridente Rizzo, a fianco del Console Pacian, apre la sfilata di un Carnevale verbanese di qualche anno fa.