VERBANIA - 14-04-2020 -- I primi test li ha effettuati
venerdì e, passata la Pasqua, il numero di clienti è andato crescendo. Almeno fino a oggi, quando le ispezioni di Asl, Guardia di finanza e polizia municipale, hanno rallentato l’attività del laboratorio. Il Covid-point che Andrea Bianco, chirurgo plastico verbanese, ha aperto in questi giorni nel centro di Intra, è la risposta all’emergenza del momento. Nello studio di via dei Ceretti (con un affaccio dall’altra parte dell’isolato, in via San Vittore) in cui di norma riceve clienti e ospita colleghi medici, ha convertito l’attività ambulatoriale in un punto informativo sul coronavirus nel quale, oltre a commercializzare presidi medici, effettua i test istantanei, gli esami che -prelevando una goccia di sangue- attraverso l’analisi delle immunoglobuline, accertano se il paziente ha in corso l’infezione o se l’ha già superata, sviluppando l’immunità. “Sono test che hanno una percentuale di certezza del 95% – spiega Bianco –. Ho acquistato i kit da aziende italiane, svizzere e tedesche di primaria importanza e, in questi giorni, eseguo una ventina di test al giorno. Oggi ho ricevuto l’ispezione di Asl, Guardia di finanza e polizia municipale. Per la parte sanitaria è tutto in regola, così come per le fatture d’acquisto. Dovrò regolarizzare la pratica di apertura”. La polizia municipale ha rilevato che, per le vetrine affacciate su via San Vittore, non è stata presentata domanda allo Sportello unico attività produttive. E già oggi il Comune ha emesso l’ordinanza che chiude “l’attività di commercio al minuto di prodotti di del settore non alimentare svolta abusivamente”. “Per ragioni di sicurezza, anche nel contenimento del possibile contagio, utilizzavo l’accesso sui due lati per separare i clienti che devono pagare e compilare la privacy da quelli che devono effettuare il test. Continuo a effettuare i test in ambulatorio, dove tutto è in regola. Solo, con gli spazi ridotti, la coda delle persone arriva fuori, per strada”.