PONTE RIBELLASCA – 15-04-2020 – L’onorevole Enrico Borghi
interroga il Ministro degli Esteri sulla chiusura del valico Ponte Ribellasca – Camedo, tra quei valichi di frontiera definiti “secondari” che collegano l’Italia con la Svizzera, per cui la Confederazione Elvetica ha disposto la chiusura nell’ambito della strategia di contenimento da Coronavirus.
“Nella giornata di martedì 14 aprile, le competenti autorità cantonali ticinesi hanno disposto la riapertura di circa 130 imprese, per un totale di qualche migliaio di addetti che è ritornato al lavoro, fra i quali numerosi lavoratori frontalieri – scrive l’onorevole Borghi – E’ nota la difficoltà per i lavoratori frontalieri residenti nelle vallate dell’Ossola di raggiungere il luogo di lavoro a seguito della chiusura del valico di Ponte Ribellasca-Camedo, che costringe tali lavoratori a una lunga e pericolosa trasferta attraverso la malmessa strada della Valle Cannobina per poter utilizzare l’unico valico di frontiera aperto, di Piaggio Valmara sul Lago Maggiore. Nella giornata di domani il Consiglio Federale elvetico si esprimerà in ordine ad una possibile riapertura di ulteriori attività produttive, ponendo ulteriormente la necessità che i flussi di traffico debbano essere agevolati”. Per questo l’onorevole Borghi interroga il Ministro per conoscere “quali iniziative intenda adottare con la competente autorità della Confederazione Elvetica per consentire la indispensabile riapertura del valico di frontiera “Ponte Ribellasca-Camedo”, quantomeno per i lavoratori frontalieri italiani impegnati nelle attività produttive in Canton Ticino”.