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AMENO/MIASINO - 16-04-2020 -- Circa 3.000 mascherine

protettive realizzate  in 15/20 giorni: sono questi i numeri del progetto mascherine del Gruppo “Le Tricottine” di Ameno, una bellissima iniziativa solidale e sociale, espressione concreta di attenzione al prossimo in questo periodo di grave emergenza sanitaria.
Elisabetta Bedoni, la rappresentante delle “Tricottine”, navigando tra le pagine di Facebook era stata colpita da un post che riguardava il comune di Premosello Chiovenda, paese in cui il sindaco aveva chiesto a un gruppo di sarte la possibilità di produrre mascherine per aiutare la comunità in questo periodo così difficile.  Elisabetta dopo aver visto questa notizia ha contattato il primo cittadino premosellese per recepire le direttive, ha fatto diverse prove con differenti tessuti, ha ascoltato pareri di medici, ha letto le direttive del Ministero della Salute e alla fine, dopo aver acquisito tutte le conoscenze necessarie, ha chiamato le “sue”volontarie per condividere con loro l’idea e così si è messa in moto una macchina della solidarietà davvero eccezionale.


Al Gruppo delle “Tricottine” si sono poi aggiunte altre volontarie di Ameno e Miasino che grazie alle loro capacità e al loro grande cuore buono  si sono messe al lavoro per la comunità; l’iniziativa è stata sostenuta inizialmente dai Comuni di Ameno nella figura del sindaco Noemi Brambilla e di Miasino grazie al sindaco Giorgio Cadei e a questi due comuni sono state consegnate circa 800 mascherine (1 mascherina a capo famiglia).


Il volontariato di queste persone speciali ha raggiunto molte altre realtà, quali i Comuni di Bolzano Novarese, di Orta San Giulio, di Armeno e di Pettenasco, i Carabinieri di Orta San Giulio, il personale del Ciss Cusio Armeno e il personale del supermercato Conad di Pettenasco.
Considerate le restrizioni di questo periodo emergenziale che hanno impedito e impediscono ancora oggi contatti personali per contrastare la diffusione del virus, va sottolineato che tutto il lavoro è stato gestito interamente tramite whatsapp e videochiamate e -come è facile immaginare- non è stato semplice fare questo….grazie però alla stupenda voglia di fare di questi volontari e alla loro generosità d’animo, le difficoltà sono state superate, le distanze sono state annullate ed è stato possibile raggiungere un traguardo lodevole.
 “Ci tengo a ringraziare chi ci aiutato -dice Elisabetta Bedoni- un ringraziamento particolare va fatto alla ditta Dal Dosso e alla merceria Giovanetti Rosanna di Armeno che ci hanno donato l’elastico per la realizzazione delle mascherine, grazie anche all’Emporio di Serena di Ameno che è stato nostro punto di raccolta, un grazie speciale alle persone che hanno realizzato le mascherine, a chi ci ha donato stoffa ed elastici, a chi si è occupato di cercare i materiali, a chi ha fatto da punto di raccolta…a tutti, ma proprio a tutti, un grande grazie!”
Ora si pensa già al futuro e lo sguardo è come sempre rivolto alle necessità di chi ha bisogno: interessanti progetti stanno sbocciando nelle menti e nei cuori delle “Tricottine”,uno di questi -in particolare- riguarderà i bimbi prematuri…

r.a.

 

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