ARONA - 18-04-2020 -- Il Covid-19 e l’emergenza sanitaria
hanno rinviato a data da stabilire le elezioni, ma ad Arona c’è già un candidato che si sfila. È terminata oggi, con la nota ufficiale del diretto interessato, l’avventura di Giovanni La Croce. Il commercialista residente nel Milanese che nei mesi scorsi s’era presentato come principale contendente di Federico Monti (vice del leghista Alberto Gusmeroli, che dopo due mandati consecutivi non è più candidabile) a capo del movimento trasversale “Senso civico” (che univa sinistra, Pd e Forza Italia), ha dato forfait.
“È arrivato il momento di prendere atto che sono venute meno –mai fossero esistite– le condizioni che mi avevano indotto ad accettare la candidatura a sindaco di Arona nelle imminenti elezioni”, afferma La Croce, che parla apertamente di uno “sperimentale” progetto politico “morto e sepolto sotto il fuoco amico”. Un progetto “nato dall’idea, non mia, di coagulare intorno a una lista e a un candidato, entrambi indipendenti, una pluralità di voci politiche d’opposizione, sia di partito, sia associazionistiche – prosegue –. All’interno di questo quadro mi fu richiesto pressantemente di candidarmi. Accettai non senza titubanze. Non appartenevo al mondo della politica e diffidavo dei suoi riti”.
Il professionista punta l’indice soprattutto sul Pd, che doveva “costituire l’asse portante del progetto, ferma l’indipendenza e autonomia della lista e del candidato”, ma che “a livello locale non ha mai creduto seriamente nel progetto e nella mia persona, al cui comodo traino s’era messo solo perché non in grado di esprimere un proprio candidato convincente e condiviso. L’esito disastroso delle ultime due tornate elettorali ne era la cartina di tornasole”. Accuse sono rivolte ai consiglieri uscenti, tacciati di immobilismo e di non essere mai intervenuti nel dibattito politico, se non per criticare il loro candidato.
La Croce ringrazia Luca Bona, Antonello De Stefano, Piero D’Ippolito, Fausto Ferrara, Carlo Intelisano, Antonio Lazzari e Lella Nava, cioè coloro che, per le altre componenti della coalizione, l’hanno sostenuto. Si mette a loro disposizione come semplice candidato e, invitando il Pd aronese ad esprimere un suo candidato, preconizza una vittoria della “corazzata gusmeroliana”.