1

pulizie

TORINO – 22-04-2020 – Lavorano fianco a fianco

con gli “eroi” dell’emergenza – medici, infermieri e sanitari – e come loro sono esposti ad alto rischio di contagio. La loro attività è essenziale per far funzionare tutto il resto, a partire dagli ospedali sino ai supermercati. Eppure di loro non parla praticamente nessuno. “Sono le lavoratrici e i lavoratori delle pulizie, della ristorazione, della vigilanza, dei servizi di supporto, tutti in appalto – commenta Fabio Favola, segretario regionale della Filcams Cgil del Piemonte in una nota – gli eroi invisibili e dimenticati. Non sono lavoratrici e lavoratori di seri B. Al pari di tutti gli altri, hanno bisogno di strumenti di protezione e dotazioni adeguate: mascherine, guanti, camici e quant’altro necessario e va monitorata la loro salute anche con i tamponi. Quanto sta accadendo nelle case di riposo non colpisce solo gli ospiti, i nostri poveri anziani, ma mette a grave rischio tutte le lavoratrici e i lavoratori che in quei luoghi operano. Molti sono quelli che si contagiano. In tutto il sistema sanitario e del socio-assistenziale è necessario esigere in primo luogo dalle imprese che gestiscono gli appalti, spesso grandi società nazionali, l’applicazione rigorosa dei protocolli di sicurezza. Al contempo chiediamo che le aziende sanitarie, gli Spresal, la Regione Piemonte, la Protezione Civile verifichino l’applicazione e controllino il rispetto di tutte le misure e le prescrizioni previste per la tutela della salute degli operatori, Continueremo a denunciare tutte le inadempienze e le responsabilità che emergono ed emergeranno nei luoghi di lavoro. Lavorare, rischiare e sperare di cavarsela. Questa la condizione di migliaia di lavoratrici, donne, mamme, con paghe da fame e un contratto nazionale scaduto da oltre sei anni che grida vendetta!”.