VCO – 23-04-2020 - Nel primo trimestre 2020
diminuiscono ancora le imprese artigiane nel Vco. Permane il nodo della natalità imprenditoriale, come era già emerso negli anni precedenti e confermato anche nell’analisi dell’interno sistema produttivo provinciale. Ancora sofferenza per il comparto legato alle costruzioni e al manifatturiero. Questi i risultati dell’analisi che la Camera di commercio del VCO effettua sulla banca dati Movimprese di Infocamere, società consortile di informatica delle Camere di commercio italiane.
Nei primi tre mesi del 2020 il tasso di sviluppo delle imprese artigiane provinciali è -1,07%, un dato negativo che comunque non peggiora rispetto ai primi tre mesi del 2019 (-1,34%). Da notare che il segno meno è una consuetudine in questo periodo perchè ad inizio anno si concentrano le cessazioni di impresa. Il dato comunque mostra come la difficoltà del comparto locale sia diffusa e ancora persistente: il Piemonte registra -0,71% e l’Italia -0,84%. Rispetto al primo trimestre 2019, diminuiscono sia le cessazioni (da 157 a 129 in v.a.) che le nuove iscrizioni: 84 nel 2020 rispetto alle 100 registrate lo scorso anno, che avevano segnato il dato “migliore” dal 2012 in avanti. Il dato delle “nuove iscrizioni” resta lontano dalle performance pre crisi.
Al 31 marzo il numero totale di attività artigiane registrate in provincia si attesta a 4.142 in v.a, circa il 32% delle imprese totali registrate nel VCO. Resta in sofferenza il settore delle costruzioni, dove opera oltre il 40% delle imprese artigiane (1.716 imprese), si conferma inoltre la flessione delle imprese nel comparto manifatturiero, che occupa circa il 22% delle imprese artigiane: rispetto alla fine del 2019, ci sono 11 imprese in meno per il comparto edile e 12 imprese in meno nella manifattura.