VOGOGNA- 25-04-2020--C'era anche, come annunciato,
l'onorevole Enrico Borghi a Vogogna stamane per la deposizione di una corona per celebrare il 25 aprile. Il sindaco Marco Stefanetta affida alla sua pagina facebook una riflessione sul suo primo 25 aprile da sindaco:
"Lo avrei immaginato diverso, sicuramente.
Provengo da una famiglia e da una storia che è profondamente anti-fascista, per esempio ricevuto e per cultura acquisita.
Il 25 aprile, per me, non è solamente la festa della liberazione dall’oppressione della dittatura, è qualcosa di più.
È il giorno in cui si deve far i conti con la propria coscienza, liberandosi delle facili scorciatoie date dai luoghi comuni e dalle giustificazioni al proprio operato che quotidianamente ci portiamo con noi.
È il confronto con sè stessi e il proprio ruolo all’interno della comunità.
È misurarsi con la gravosa responsabilità di essere stati o meno all’altezza dei sacrifici di chi ci ha preceduto e che ci ha donato la possibilità di vivere in un Paese libero.
È ricordarsi che nella vita occorre sempre essere “partigiani”, decidere da che parte stare, prendere posizione, combattere per ciò in cui si crede.
Viviamo giorni difficili e sentiamo sulla pelle il peso delle difficoltà e della sofferenza, forse come non era più successo da quei giorni tragici che si conclusero con il 25 Aprile.
E allora dovremo imparare a vivere e ringraziare per un secondo 25 aprile, che ancora oggi non sappiamo quando sarà, ma arriverà.
E dovremo ricordarci di cosa si prova ad essere una comunità in difficoltà.
Alla rabbia che abbiamo provato quando abbiamo sentito l’indifferenza dello straniero ai nostri bisogni. E il profondo senso di gratitudine nei confronti di chi, invece, non immaginavamo potesse essere tanto generoso da aiutarci.
Dovremo ricordarci di quanto fosse bello prendersi cura degli altri, inventarsi nuovi modelli che permettessero di aiutare chi abbiamo vicino, la corsa quotidiana alla solidarietà e all’aiuto reciproco.
Per non sprecare tutte queste energie e tutti questi sacrifici, e per onorare chi ieri e chi oggi ha sacrificato la propria vita per regalarci un futuro di libertà, ieri dalla dittatura, domani dalla malattia.
Buon 25 Aprile a tutti".
