DOMODOSSOLA- 30-04-2020-- Dopo il drammatico appello
degli esercenti domesi, che hanno simbolicamente consegnato al primo cittadino le chiavi dei loro negozi incaricandolo di farsi portavoce delle loro istanze, il sindaco Lucio Pizzi ha preso carta e penna virtuali per un comunicato in cui si schiera dalle loro parte e lancia un forte messaggio alle istituzioni: "Si cominciano a vedere i prevedibili segni di forte disagio sociale che inevitabilmente seguono il lungo periodo di lockdown: il pericolo del virus è ancora tra noi e siamo già in piena crisi economica- spiega Pizzi- dall'inizio di questa drammatica emergenza mi sono ripromesso, per rispetto verso tanta sofferenza, di evitare ogni polemica e desidero continuare a farlo, lavorando nel modo più concreto e silenzioso possibile.
Non sono però disposto a accettare che la questione degeneri in un “tutti contro tutti”, come i polli di manzoniana memoria che si beccano tra di loro invece di essere solidali nella sventura, o in uno scaricabarile, come converrebbe a qualcuno che gioca ad alimentare la confusione in funzione del consenso politico.
Credo sia necessario, quindi, mettere da subito un punto fermo.
Una crisi economica di tale portata non può essere riversata in maniera scomposta o artefatta sul Comune e sul suo bilancio. Il Comune, come una famiglia o un'attività, deve pagare bollette, mutui, dipendenti, e ha contratti da rispettare. Le risorse sono limitate e vanno gestite nel rispetto degli equilibri imposti dalla normativa, che impone inoltre dei vincoli di utilizzo su alcune entrate. Queste poche parole per dare l'idea del confine in cui ci si deve muovere nel gestire correttamente il bilancio dell'Ente: una seria responsabilità, per amministratori preparati e non per politicanti laureati in demagogia.
L’Amministrazione Comunale di Domodossola ha adottato, da subito e in autonomia, provvedimenti a sostegno della comunità a cui, evidentemente, corrispondono costi o mancati introiti. Ne cito alcuni: rinvio dei pagamenti delle imposte, euro 15.000 di interessi per anticipazione di cassa; sospensione dei pagamenti dei parcheggi fino al 31 maggio, euro 45.000; esenzione pagamento per l'occupazione suolo pubblico fino al 31 maggio, euro 30.000; costituzione di un fondo per contributi a fondo perduto da destinarsi alle attività, euro 50.000 con previsione di almeno altri 50.000.
Per capire quanto si potrà fare ancora è necessario attendere la rinegoziazione dei mutui, che si apre nel prossimo mese, e una proiezione attendibile delle minore entrate (ad oggi già 350.000 euro circa) che anche il Comune avrà a seguito della crisi di famiglie e imprese.
Chiarito questo, posso dirvi fin d'ora che l'Amministrazione Comunale farà tutto quanto nelle sue possibilità per sostenere il tessuto economico della Città, tenendo presente che gli interventi dovranno essere concentrati in modo equilibrato sulle varie categorie di attività. Non può sfuggire, ad esempio, che l'esenzione TOSAP è praticamente a beneficio delle sole attività di ristorazione.
Ho raccolto personalmente le simboliche chiavi dell’iniziativa “Risorgiamo Italia” e mi sono commosso leggendo il ringraziamento al Sindaco e alla Giunta e il disperato grido di aiuto da portare a Regione e Governo. Comprendo profondamente la difficoltà economica ed emotiva di chi manifesta, una difficoltà che mi tocca il cuore: gli sono sinceramente vicino e porterò forte la loro voce a chi di dovere.
A tal proposito ho letto il comunicato della Lega Salvini di Domodossola in cui si parla di “ rapporti veloci e diretti”, di cui il partito si fa garante grazie al Capogruppo Alberto Preioni. Mi auguro che la Lega Salvini potrà portare la Regione ad erogare - velocemente come dicono - sufficiente liquidità ai Comuni per fronteggiare quanto purtroppo ci aspetta nei mesi a venire. Comuni che, a causa delle minori entrate, si troveranno presto a dover effettuare rivendicazioni economiche. Non c'è tempo da perdere e ciò che serve è chiaro: servono risorse, non chiacchiere di farraginosi gruppi di lavoro.
Non vorrei, come Sindaco, trovarmi nelle condizioni di dover consegnare alla Regione e al Governo un’unica chiave, che è la chiave di tutte le attività e di tutte le famiglie di Domodossola: la chiave del Comune.
