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soldi euro

VCO/NOVARESE - 06-05-2020 -- La situazione

è diventata insostenibile, numerosi sono i lavoratori allo stremo che ancora attendono il pagamento degli ammortizzatori sociali. L'appello per i dipendenti delle aziende ferme da settimane giunge da Filcams Cgil che parla di "un'attesa snervante che sta mettendo in ginocchio migliaia di persone e famiglie".
"I pagamenti da parte dell’Inps, nonostante gli sforzi proferiti dai dipendenti
dell'istituto, tardano ad arrivare - aggiunge la nota sindacale -. Nel caso della cassa in deroga vi è anche un colpevole ritardo da parte della regione Piemonte nell'invio delle pratiche all’Inps.
Grazie agli accordi sindacali che siamo riusciti a siglare, insieme alle altre organizzazioni
sindacali del settore, con molte aziende abbiamo garantito continuità di salario; queste aziende hanno anticipato le competenze ai lavoratori andando poi a conguagliare tali cifre con l’Inps. Nella provincia del VCO abbiamo sottoscritto questi accordi con circa un terzo delle aziende che hanno avviato le pratiche per gli ammortizzatori sociali, così facendo qualche migliaio di lavoratori sta continuando a percepire la retribuzione a differenza invece dei lavoratori impiegati presso le aziende che non anticipano la quota. Sottolineiamo che alcune aziende che hanno dei fatturati e dei capitali importanti, come nel caso delle aziende in appalto delle mense scolastiche (colossi della ristorazione collettiva che operano sul territorio nazionale e anche in altri stati) ma anche alcune aziende del territorio in buona salute, hanno deciso di non anticipare il salario lasciando così le lavoratrici ed i lavoratori senza stipendio in attesa dei pagamenti diretti da parte dell’Inps, un comportamento ingiustificabile!
Nella nostra provincia il settore del turismo ha un peso specifico rilevante, i lavoratori
impiegati sono migliaia tra cui moltissimi sono i lavoratori stagionali. Nel primo caso sono terminate le nove settimane previste dal decreto cura Italia per gli ammortizzatori sociali, per questo è indispensabile che vi sia una proroga immediata di tutti gli ammortizzatori in campo. Nel caso dei lavoratori stagionali, la Filcams ha denunciato l'insufficienza dell'una tantum di 600 euro; dev'essere previsto un ammortizzatore sociale a copertura della stagione persa che non consentirà le opportunità lavorative di una stagione normale, inoltre, nel caso di un eventuale riavvio del settore, le eventuali giornate lavorative non basteranno per riattivare la disoccupazione per cui a maggior ragione per questi lavoratori serve un'azione mirata volta al mantenimento del reddito fino a nuova stagione.
Anche per le lavoratrici e i lavoratori delle mense vale il ragionamento sulla necessità urgente
di prorogare gli ammortizzatori sociali fino a quando non riprenderà l'attività, ricomprendendo anche, come chiediamo a livello nazionale da anni nel caso delle mense scolastiche, i mesi di sospensione scolastica che vedono questi lavoratori esclusi dalla possibilità di percepire la disoccupazione.
E' fondamentale che vi sia l'estensione degli ammortizzatori sociali alle lavoratrici ed ai
lavoratori del settore domestico ad oggi esclusi da ogni forma di sostegno, in alcuni casi le situazioni sono drammatiche poiché a fronte della perdita del lavoro si somma anche la perdita dell'alloggio.
E' necessario ripristinare il sostegno alle famiglie con la riconferma dei congedi straordinari,
permessi 104 per consentire ai lavoratori e alle lavoratrici, anche in virtù delle chiusure scolastiche, di conciliare al meglio le necessità private con l'impegno lavorativo. Infine, dev'essere esteso il pagamento degli assegni famigliari anche per i lavoratori collocati in f.i.s. (fondo integrazione salariale).
Servono delle risposte immediate da parte delle istituzioni a ciò che si sta trasformando in una
vera e propria emergenza sociale!
Infine, nelle fasi di riapertura e per i lavoratori che non hanno mai smesso di lavorare, così
come abbiamo fatto fino ad oggi, manterremo alta l'attenzione sulle questioni legate alla salute e alla sicurezza nei posti di lavoro, continuando a mantenere il canale tra le organizzazioni sindacali e le autorità preposte. Alle lavoratrici ed ai lavoratori devono essere garantiti adeguati livelli di tutela sanitaria e garanzie di sicurezza nel rispetto del protocollo in materia di salute e sicurezza. La Filcams, insieme alle altre organizzazioni sindacali del settore, è impegnata nell’attivazione dei comitati aziendali appositi al fine di verificare la corretta applicazione del protocollo".