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ROMA – 07-05-2020 - Sono tre gli assi

di lavoro che vedono Confindustria per la Montagna - rete nazionale dell'Associazione di imprese - e Uncem definire un nuovo patto per il post-covid19. Semplificazione, sostenibilità, innovazione. Lo hanno confermato stamani Andrea Ferrazzi, Direttore Confindustria Belluno-Dolomiti, Florindo Rubbettino, Confindustria Calabria, e Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, in un webinar molto partecipato e denso di contenuti. Da due anni prosegue il legame tra Confindustria e il sistema di Enti locali montani attraverso Uncem. "Oggi viene rafforzato - spiega Marco Bussone - ripartendo da Stati generali della Montagna, 'Piattaforma Montagna' Uncem e altri temi connessi al contrasto al coronavirus, alle nuove 'fasi' del Paese e alle sfide ai cambiamenti climatici. Un nuovo patto tra privato e pubblico, con terzo settore e anche università italiane, dal quale la montagna non può prescindere". Così la pensa anche Florindo Rubbettino, editore, insediato con la sua impresa in un'area strategica per il Paese, troppo spesso messa ai margini dalla politica-economica nazionale. "Assistiamo a un processo di ritorno verso i territori - riflette Rubbettino - in primo luogo ritorno culturale che costruisce un nuovo immaginario della montagna. Puntiamo su innovazione e conserviamo i valori morali dello sviluppo, fiducia e senso del limite. Le aree montane e rurali del Paese li insegnano anche per una sensibilizzazione delle Istituzioni nelle quali crediamo". 

"Oltre a provocare una profonda crisi economica e sociale - evidenzia Andrea Ferrazzi - la pandemia sarà un acceleratore di alcune dinamiche globali già in atto, dentro le quali si possono e si devono trovare anche delle opportunità, in particolare per i territori montani. Ad esempio, è molto probabile che il mondo post-covid19 sia molto più digitale rispetto a prima e richieda un ripensamento degli stili di vita e dei modelli di sviluppo. Sono allora tre gli ambiti principali sui quali Confindustria, con la sua rete per la montagna, e Uncem possono lavorare insieme". Da Confindustria Belluno-Dolomiti, Ferrazzi li elenca: "Il primo si potrebbe chiamare 'montagna digitale', proprio per cogliere le grandi possibilità che questa trasformazione offre a cittadini e imprese. Il che significa, innanzitutto, completamento della banda ultralarga, ripensamento dell'organizzazione del lavoro per una reale applicazione dello smart working e attivazione di nuovi progetti per lo sviluppo delle competenze. Il secondo ambito riguarda la sostenibilità, con programmi di contrasto ai cambiamenti climatici, investimenti nelle rinnovabili, azioni di coesione e inclusione sociale: in questo le Terre Alte possono davvero essere un laboratorio dove sperimentare nuovi paradigmi. Infine, la riforma del sistema delle autonomie locali - conclude Andrea Ferrazzi - con una semplificazione dei livelli amministrativi non più rinviabile".