ORNAVASSO- 08-05-2020-- Non si spegne la polemica
sulle mascherine della regione Piemonte che il sindaco di Ornavasso Filippo Cigala Fulgosi ha respinto perchè giudicate inefficaci. Alla replica del capogruppo leghista a Palazzo Lascaris Alberto Preioni arriva ora la controreplica del sindaco del comune walser: "Come sempre- scrive Fulgosi- quando il Consigliere Regionale Preioni è in difficoltà per il suo operato o per l’assenza di adeguate competenze, cosa che a leggere le testate giornalistiche sembrerebbe accadere molto spesso, si affanna ad arrampicarsi sugli specchi.
In particolare il sottoscritto – quale Autorità sanitaria Locale – si è limitato a rispondere ad una richiesta della Regione Piemonte che non avrebbe collaborato alla distribuzione delle mascherine dalla medesima prodotte in quanto ingeneranti nella popolazione l’erronea convinzione di costituire un valido presidio al coronavirus cosa che invece non è come riportato nelle microscopiche avvertenze accluse alle stesse (i.e. (“non sono un dispositivo di protezione individuale”, “non sono un dispositivo medico”, “non offrono una protezione efficace contro i patogeni” “non garantiscono in alcun modo la protezione delle vie respiratorie di chi le indossa”). Seppur previste dalla recente normativa a queste cd. “mascherine di comunità” sono infatti certamente preferibili quelle chirurgiche a prezzo calmierato che invece sono classificate ffp1.
Se avessi voluto sollevare polveroni come sostenuto dal Consigliere Regionale avrei rilevato che quelle con classe di protezione ffp2 acquistate dal Comune di Ornavasso e già distribuite il 4 aprile ai capifamiglia sono costate € 1,39 cadauna mentre quelle prive di qualsiasi classe di protezione della Regione Piemonte € 1,20 nonostante un ordinativo di ben 6 milioni di euro. Oppure avrei potuto evidenziare che secondo la Regione Piemonte i propri 5 milioni di mascherine avrebbero dovuto essere consegnati dal 25 aprile al 4 maggio, vale a dire prima dell’entrata in vigore dell’obbligo di indossare protezioni delle vie respiratorie, ma invece ad oggi le attendono ancora 3,7 milioni di Piemontesi. O ancora avrei potuto ironizzare sul fatto che tali mascherine propagandate dalla Regione Piemonte come “made in Piemonte” sono oggetto di produzione anche a Napoli ed in Marocco.
Infine permetto di rappresentare al Consigliere Regionale Preioni che prima di rilevare inesistenti sparate e brutte figure altrui forse sarebbe meglio che evitasse di chiedere 20 miliardi di euro alla Cina a titolo di risarcimento. Ma questa è solo l’ultima ".