VERBANIA - 12-05-2020 -- Ingressi separati,
passaggio obbligato al termoscanner per misurare la temperatura e percorso dedicato. È questa l’organizzazione adottata dal Tribunale e dalla Procura della Repubblica di Verbania per la ripresa dell’attività giudiziaria. Da stamane l’amministrazione della giustizia, fermata anch’essa a inizio marzo dall’emergenza Covid-19, ha ripreso a funzionare, pur tra tante restrizioni. Le prime riguardano l’organizzazione interna degli spazi, la divisione del personale negli uffici e gli ingressi al pubblico. Per le udienze civili e quelle del giudice di pace (penali e civili) si entra da viale Azari. Per quelle penali, per l’accesso al casellario o alla Procura, dall’ingresso dell’ala nuova. A presidiare entrambe le porte ci sono il personale della sicurezza interna e volontari della Croce Rossa. I primi controllano che chi si presenta sia atteso (le cancellerie depositano in triplice copia l’elenco delle persone ammesse in aula come imputati, testimoni o parti offerse) o abbia un appuntamento o ragioni urgenti per entrare; i secondi misurano la temperatura e lasciano passare chi ha meno di 37,5°. Si entra solo con la mascherina e all’interno vanno seguiti i percorsi indicati, con l’avvertenza di tenersi a un metro e mezzo da chi si incrocia nei corridoi e di prendere l’ascensore solo uno alla volta.
Negli uffici il presidente del Tribunale Luigi Montefusco e il procuratore capo Olimpia Bossi hanno disposto che il personale lavori in una stanza singola o, se lo spazio è in condivisione, stia a debita distanza. L’attività di sportello è limitata a ciò che non può essere spedito per via telematica.
Le udienze penali, le uniche per le quali il codice di procedura penale prevede espressamente la presenza di pubblico, si svolgeranno ancora -come a fine febbraio, prima della “serrata” da Covid-19- a porte chiuse, con le sole parti interessate ammesse. I processi saranno chiamati uno alla volta e non potranno entrare in aula spettatori o altre persone in attesa.
Le disposizioni sono in vigore da oggi e lo saranno, salvo diverse decisioni, almeno sino al 31 luglio.