STRESA - 12-05-2020 -- Per la prima volta
nei 157 anni della sua storia, il Grand hotel Des Iles Borromées resterà chiuso. Lo storico albergo del lungolago di Stresa che, inaugurato nel 1863, ha passato indenne due guerre mondiali, non ha resistito alla crisi del Covid-19. A dare ai dipendenti la notizia che non ci sarà la stagione 2020 è stato, la scorsa settimana, Marco Padulazzi, l’amministratore della Sialm (Società italiana per gli alberghi del Lago Maggiore), che detiene la proprietà del Des Iles e del Regina Palace. Due i fattori che hanno indotto a quella che lo stesso Padulazzi definisce una decisione difficile e sofferta, nemmeno lontanamente ipotizzabile prima del Covid: la mancanza di clienti e i lavori in ritardo al Des Iles. La prima è la diretta conseguenza della pandemia: le frontiere sono chiuse, gli spostamenti limitati e le disdette sono fioccate, a Stresa come in tutte le località turistiche, italiane e non. La seconda ne è un effetto collaterale. In autunno era partito il cantiere di un grande investimento sulla spa e sulla piscina che, bloccato dall’emergenza, viaggia a rilento e rischia di non chiudersi nemmeno per l’estate.
La volontà di Sialm, connessa comunque alle condizioni generali dell’epidemia, è di riaprire (impossibile, al momento, avere una data) il Regina Palace, struttura più flessibile, meno costosa e più ampia, concentrandovi i dipendenti fissi. Per la proprietà è comunque una scommessa molto rischiosa a fronte della possibilità di non avere ricavi di alcun genere. Ed è una decisione dolorosa per le decine e decine di lavoratori stagionali che sono a casa, alcuni senza sostegno economico.