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fraka

BAVENO - 14-05-2020 -- Giornalista inviato di guerra,

scrittore e sceneggiatore, Fraka è stato un uomo di cultura nell’Italia della prima metà del ‘900, colui che coniò il termine Dolce vita (il titolo di una sua opera) che ha ispirato Federico Fellini per l’omonimo film. Ad Arnaldo Fraccaroli -Fraka era il suo pseudonimo- è dedicato l’appuntamento odierno che il Museo Granum propone on-line (sul canale Youtube dell’Ecomuseo del granito e sulla pagina Facebook di Baveno turismo, dalle ore 21) per ricordare la figura di un uomo che ha amato il Verbano e che qui ha trascorso parte del tempo libero. Veronese d’origine, negli anni ’20 Fraccaroli capitò a Baveno, luogo di cui rimase incantato in cui acquistò una casa, abitata dalla sorella Maria sino alla di lei morte. La storia di Fraka è raccontata da Gianpietro Olivotto nel libro “La dolce vita di Fraka” che verrà presentato stasera on-line dall’autore stesso.