BIELLA - 22-05-2020 -- Tocca anche
il Vco l’inchiesta su una maxievasione fiscale immobiliare che riguarda cittadini russi residenti in Italia. Al termine di indagini durate due anni e avviate a seguito di un controllo della Guardia di finanza di Biella, sono emerse compravendite “in nero” di immobli di lusso per 180 milioni.
L’inchiesta nasce a Biella, durante l’accertamento fiscale delle Fiamme Gialle a una società immobiliare riconducibile a due russi. Una società che evadeva in maniera piena il fisco, facendo transitare da paradisi fiscali su conti italiani rilevanti somme di denaro (più di 4 milioni di euro) con le quali venivano acquistati immobili di lusso. Gli elementi raccolti nel corso delle perquisizioni e dei sequestri hanno portato a un’altra società con sede nel nord Italia e a un ulteriore commercio -più in grande- di ville e palazzi pregiati. Cinquantuno persone hanno comprato, tra il 2012 e il 2018, lotti con valore minimo di un milione (otto quello massimo) senza denunciare l’operazione al fisco. Hanno nascosto un fatturato di più di 180 milioni, corrispondente a 72 milioni di tasse. Tutti e 51 sono stati denunciati per evasione fiscale alle Procure di Verbania, Varese, Biella e Milano.