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BERNA - 27-05-2020 -- Sì a Francia, Austria

e Germania, no all’Italia. È chiara e ferma la posizione -peraltro non nuova- della Confederazione elvetica rispetto alla riapertura delle sue frontiere, soprattutto di quella italiana. Nella conferenza stampa settimanale che ha fatto il punto sull’epidemia di Covid-19 il Consiglio federale ha ribadito che, pur rispettando le decisioni del governo italiano che intende aprire i confini il 3 giugno, quella data non sarà valida per la Svizzera. Nell’annunciare l’ipotesi che la libera circolazione con l’area Schengen torni il 6 luglio, Berna ha invece confermato che il 15 giugno si allenteranno i controlli alle frontiere con Francia, Germania e Austria.

Dalla conferenza stampa giungono anche novità per i lavoratori frontalieri. Dall’8 giugno la Confederazione tornerà ad esaminare le domande di rilascio dei permessi di soggiorno, che però sono subordinate al possesso di un’elevata professionalità e alla dimostrazione che l’assunzione è indispensabile per l’azienda e di interesse pubblico.