ROMA - 10-06-2020 -- Un “cartello” per controllare
il mercato dei servizi antincendio boschivo con l’elicottero, un’indebita concorrenza operata tra più aziende ai danni dei concorrenti. È questo l’impianto accusatorio che, nel marzo del 2019, portò l’Autorità garante della concorrenza e del mercato a comminare una sanzione di 1,3 milioni di euro all’Eliossola. Indagando a seguito dell’esposto di un concorrente, l’Authority ritenne che la società con sede a Domo, insieme ad altre cinque (Star Work Sky, Airgreen, Elitellina, Elifriulia e Heliwest) avesse creato, fin dal 2005, un sistema per, accordandosi preventivamente, spartirsi -tagliando fuori altre aziende- le gare di appalto (197 milioni di euro) per gli interventi di emergenza in caso di incendio, in tutta Italia. Nell’istruttoria l’Authority accertò anche una seconda condotta anti-competitiva, che coinvolgeva le medesime imprese (ma anche Babcock mission critical services Italia e Air Corporate) che, nell’ambito dell’Aei – Associazione elicotteristica italiana alla quale erano associate, concordando un prezziario dei servizi avrebbero orientato le gare d’appalto bandite dagli enti locali. Scaturirono sanzioni per complessivi 67 milioni, che le società di elitrasporto hanno contestato ricorrendo al Tar.
È di questi giorni la sentenza con cui la prima sezione del Tar del Lazio ha respinto il ricorso di Eliossola, confermando la multa da 1,3 milioni. La società s’è difesa sottolineando la mancanza delle prove di un accordo -che tutt’al più, ha sostenuto, sarebbe stato sporadico e non capillare- e contestando all’Authority di non aver considerato il mercato nella sua interezza, tanto che altrimenti non avrebbe contestato vizi anti-concorrenziali. Il prezziario, poi, sarebbe stato un mero strumento pubblicitario.
I giudici hanno respinto tutti i motivi di ricorso, confermando la multa. A Eliossola resta la possibilità di ricorrere al Consiglio di Stato.