PREMOSELLO CHIOVENDA – 11-06-2020 –- Il sindaco di Premosello Chiovenda
Giuseppe Monti sollecita la Asl a decidere sul reparto Coivd presso l’ex ospedale maternità, con una lettera inviata alla direzione di Asl Vco. “Si richiede di conoscere urgentemente quando ASL VCO intende inviare la Commissione di Vigilanza presso il nuovo nucleo temporaneo RSA al piano terra dell’ex ospedale maternità e iniziare finalmente una collaborazione istituzionale tra i due Enti – si legge nella nota - Non si capisce questo comportamento poco collaborativo che il Direttore Generale ASL VCO parrebbe avere verso questa iniziativa realizzata senza denaro pubblico da parte di volontari e Ditte locali, nonostante il medesimo in data 08.04.2020 tramite il suo ufficio tecnico abbia contribuito con nota scritta ad indicarci delle prescrizioni tecniche che abbiamo prontamente attuato, accorgimenti accertati successivamente da un ulteriore visita sempre da personale tecnico di ASL VCO, presso il nuovo nucleo, prima della inaugurazione. Da parte del Direttore Generale mi sarei aspettato una maggiore collaborazione nell’interesse collettivo, sia nella fase emergenziale COVID19 che ha subito purtroppo la RISS di Premosello, avuta, invece da altri Dirigenti ASL, da medici dell’Azienda e da strutture private , sia sull’argomento nuovo nucleo, evitando conferenze stampe o articoli di giornale, ma privilegiando rapporti diretti tra il medesimo ed il sottoscritto, cosa che non è avvenuta, come auspicato più volte anche da parte della Regione Piemonte”.
Così prosegue la nota del sindaco di Premosello: “Evidentemente il nuovo nucleo temporaneo di RSA di Premosello-Chiovenda e lo stesso sindaco non sono né graditi né simpatici al Direttore Generale ASL VCO e probabilmente ad altre persone, una circostanza che ci potrebbe anche stare basterebbe però ufficializzarlo, io il Sindaco lo faccio perchè eletto dai cittadini del mio Comune e non nominato e pertanto rendo conto del mio operato esclusivamente a loro e a Sua Eccellenza il Prefetto o alla Magistratura in caso di indagini. I rapporti tra due istituzioni, dovrebbero andare al di là di possibili divergenze ideologiche, politiche e talvolta anche personali dirette o indirette, nell’interesse dei nostri cittadini. Anche la presunta indagine in corso da parte della Magistratura sui lavori, su cui ripongo la massima fiducia, non dovrebbe a mio avviso interferire con la parte autorizzativa in capo ad ASL VCO, ricordando che con la realizzazione del nuovo nucleo si è fatto solo del bene, senza utilizzare denaro pubblico e senza nulla chiedere ad ASL VCO, questa rivendicazione la devo per onestà intellettuale verso tutti quei volontari e donatori che hanno contribuito ad aumentare il patrimonio immobiliare non del Comune di Premosello-Chiovenda, ma di ASL VCO.
Il Direttore Generale, può anche dire ufficialmente una volta per tutte che il nuovo nucleo non lo intende autorizzare ne adesso, ne mai , ne prenderemo atto e, un minuto dopo consegneremo i locali pronti per la nuova casa della salute che lui stesso ha già autorizzato nel 2019, non gettando al vento un lavoro cosi importante. Ricoprire una carica, con relativo stipendio e non a titolo onorifico, richiede anche l’assunzione di precise e chiare decisioni e non una politica dello scarica barile che francamente al sottoscritto e al Comune di Premosello-Chiovenda non sta più bene, abbiamo taciuto fino ad oggi su taluni argomenti, ora il tempo della mediazione è passato, non gradiamo la politica dei tavoli tecnici o delle conferenze che portano a nulla di concreto, oggi chiediamo, al Direttore Generale Asl Vco delle precise e definitive risposte, lui deve darle e noi da lui le pretendiamo”.
Infine, un’altra richiesta “Chiedo altresì che venga risolto al più p
resto il problema dei medici di base presso le RSA, una circostanza segnalata dalla nostra Direzione di Struttura ormai da giorni e non ancora risolta, con un grave disguido per gli utenti. Le RSA sono stanche di essere lasciate da sole - conclude la lettera - l’esperienza negativa subita durante l’emergenza COVID19 ci ha insegnato molte cose e pertanto non dobbiamo essere più il fanalino di coda di nessuno, non dobbiamo più supplicare per avere i tamponi, non dobbiamo più supplicare per ricevere quanto ci spetta, dobbiamo essere trattati sia a livello di ospiti, sia a livello di personale alla pari delle strutture sanitarie ospedaliere”.