DOMODOSSOLA- 16-06-2020-- Un problema capitato
ad una futura mamma viene preso da esempio dal “Comitato Mamme Domodossola 2020” per evidenziare come il compito del sodalizio non si esaurisca con l'apertura del Punto Nascite: “Siamo molto felici di avere finalmente una data di riapertura del Punto Nascite domese, dal 1 luglio le donne e future mamme torneranno ad avere i servizi che gli spettano- scrivono in un comunicato le mamme- solo due giorni fa, sulla nostra pagina social, avevamo pubblicato una segnalazione, ricevuta da una futura mamma ossolana, che è un esempio di come il Punto Nascite sia fondamentale.
“Raggiunge il Dea di Domodossola nella notte dopo alcuni giorni in cui non si sentiva bene, per problemi di salute non riconducibili alla gravidanza in atto, alla richiesta di consulenza al ginecologo reperibile fatta dal Dea stesso nella notte, il ginecologo risponde che non si tratta di una condizione a carattere di urgenza. Per cui si trova ad attendere le 8 di mattina (orario in cui scatta il servizio diurno di ginecologia) su una barella in Dea. Il medico ginecologo che la visita propone di trattenerla in osservazione...eh sì ma dove? Visto che il reparto/punto nascite è chiuso? Allora resta sempre sulla stessa barella in Dea, in attesa di poter tornare a casa o di essere trasferita a Verbania (le viene detto... sempre che ci sia posto)”.
Secondo noi questo caso serve a sottolineare come Il punto nascite aperto non serve solo a farci partorire ma a gestire tutta una serie di problematiche a cui le donne possono andare incontro durante una gravidanza. Per tutti coloro che ritengono ancora che la riapertura del punto nascite non sia un problema loro e così urgente, chiediamo: “E se quella donna fosse la vostra compagna, moglie, figlia, sorella la pensereste ancora così?".
Sia chiaro non vogliamo segnalare un disservizio del Dea, che ha fatto quello che poteva, non giudichiamo la gravità o meno del caso perché non siamo medici, ma riteniamo che sia importante per una donna in attesa anche solo la semplice rassicurazione alle sue paure perché non sta bene. Il punto nascite è anche questo.
Nonostante la prossima riapertura il nostro compito non è finito, ci sono molte cose che andrebbero, secondo noi, modificate e migliorate. Resta ancora aperta la questione sulla riapertura del Country Pediatrico, altro servizio fondamentale per tutta l’Ossola e le famiglie ossolane. Speriamo che la nostra voce venga ascoltata”.