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anziana mani maglia

TORINO – 18-06-2020 - Con l’approvazione

da parte del Comitato tecnico scientifico dell’Unità di crisi della regione Piemonte, l’Assessorato alla Sanità del Piemonte ha inviato alle direzioni delle Strutture residenziali, tra cui quelle socio-sanitarie e socio-assistenziali, oltre che alle Commissioni di vigilanza delle Asl, le linee di indirizzo per la graduale ripresa delle attività in strutture residenziali extraospedaliere.

In primo piano, le indicazioni per le visite agli ospiti che, in linea con il Decreto ministeriale dell’11 giugno, sono limitate ai casi previsti dalle direzioni sanitarie delle strutture, adottando le misure di prevenzione e sicurezza previste dallo stesso decreto.

«Abbiamo concordato con i gestori e le Organizzazioni sindacali di categoria delle indicazioni tecniche che possano servire da riferimento nel graduale ritorno alla normalità delle Strutture – commenta l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, di più non potevamo fare, perché il Governo ha stabilito che la facoltà della riapertura sia in capo alle direzioni sanitarie delle stesse Strutture e non alla Regione. Abbiamo ben presente il profondo disagio sociale e psicologico degli ospiti e dei loro famigliari, l’emergenza sanitaria ha segnato la vita di intere famiglie. L’importanza di rivedere gli affetti della propria vita incide pesantemente sul benessere psico-fisico degli ospiti nelle Case di riposo. Facciamo il possibile per venire incontro alle esigenze di ognuno, tenendo conto che la sicurezza viene prima di tutto».

VISITE AGLI OSPITI

Nello specifico, le nuove linee di indirizzo regionali ricordano che “è obbligo del direttore della Struttura impedire l’ingresso di casi sospetti, probabili, confermati di Covid-19”. A tal proposito, “è necessario mettere in atto un sistema di valutazione per chiunque debba accedere alla struttura in modo tale da consentire l’identificazione immediata di persone che presentino sintomi simil-influenzali (tosse secca, dolori muscolari diffusi, mal di testa, rinorrea, mal di gola, congiuntivite, diarrea, vomito) e febbre”.

Le visite di familiari e conoscenti degli ospiti “devono essere effettuate esclusivamente su appuntamento, con programmazione della Direzione della struttura, e consentite solo nelle aree pertinenziali e non residenziali o in spazi dedicati con accesso diretto dall’esterno”.

La Direzione sanitaria può prevedere, d’intesa con il medico curante, casi eccezionali (es. fine vita), che comunque andranno gestiti nel rispetto delle indicazioni internazionali, nazionali e regionali sulla sicurezza (utilizzo dei DPI, divieto di assembramento, rispetto delle distanze ecc).

Gli ingressi saranno limitati e scaglionati, limitando il numero di visitatori contemporaneamente presenti, in modo da evitare assembramenti anche negli spazi dedicati all’attesa dell’ingresso. Gli incontri tra visitatori e ospiti dovranno avvenire con le raccomandazioni di disinfezioni mani in entrata e in uscita; utilizzo dei DPI necessari, secondo le indicazioni della Direzione della Struttura; distanziamento fisico garantito da barriere fisiche (ad esempio vetro, plexiglass…); divieto assoluto di contatto fisico;  stretta vigilanza da parte di un operatore debitamente formato, garantendo in ogni caso la privacy della conversazione dell’incontro.

Le Direzioni sanitarie delle Strutture possono valutare la possibilità di utilizzare anche spazi all’aperto per lo svolgimento delle visite, purché questi siano facilmente sorvegliabili.