VERBANIA - 22-06-2020 -- Un uomo di temperamento,
un carattere forte e volitivo che ha mostrato in tutta una vita spesa nel servizio alla collettività, al sindacato e nel partito. S’è spento ieri sera Diego Caretti, uno dei volti più conosciuti della politica locale dagli anni ’60 in poi. Originario di Aurano, in Valle Intrasca, aveva da pochi giorni compiuto 81 anni. Gli ultimi mesi li ha trascorsi all’ospedale di Piancavallo, in riabilitazione dopo un problema di natura neurologica. È lì che i medici hanno scoperto l’esistenza di un brutto male, che se l’è portato via in poco tempo. Gli ultimi giorni li ha trascorsi nella sua abitazione di Cambiasca, circondato dall’affetto dei familiari.
Operaio alla Montefibre, la grande fabbrica che oltre a dare lavoro a migliaia di persone è stato un laboratorio politico-sindacale, Caretti -di idee appartenenti alla sinistra radicale- entrò giovane nella Cisl. E nel sindacato ha ricoperto diversi ruoli, fino a diventare segretario provinciale. L’approdo naturale della sua carriera è stata la politica. Nel Pds prima, e nei Ds poi, ha avuto ruoli di rilievo. Come amministratore è stato assessore ai Lavori pubblici a Verbania negli anni ’90 e assessore al Turismo in Provincia tra il 2004 e il 2009, oltre che consigliere comunale a Cambiasca. Ha anche retto il partito come segretario provinciale, ruolo che ha lasciato nel 2004 a Graziano Zaretti, penultimo segretario dell’ex Pci prima della fusione con la Margherita e la nascita del Partito democratico. Terminata l’esperienza con la politica diretta, Caretti è stato anche presidente del Comitato provinciale Vco dell’Inps.
Lascia la moglie Orsolina e il figlio Luca, che ne ha seguito le orme nel sindacato, diventando segretario della Cisl Vco e, poi, del quadrante del Piemonte orientale.
L’ultimo saluto a Caretti si terrà, in forma civile, domani alle 15,30 al cimitero di Pallanza.