VERBANIA - 23-06-2020 -- Una Bella ciao partecipata,
cantata ad alta voce sulle note della banda, battendo il tempo con le mani, e con il sorriso sulle labbra. È questa l’immagine dell’ultimo saluto tributato oggi a Diego Caretti. Storico dirigente sindacale della Cisl, segretario provinciale dei Ds, presidente dei comitati Vco di Inps e Inail, assessore a Verbania e in Provincia, s’è spento domenica sera, a 81 anni.
Ha voluto che il suo addio (in forma civile) non fosse triste – ha detto ai tanti presenti oggi al cimitero di Pallanza, il figlio Luca, che ne ha seguito le orme alla Cisl – perché era un entusiasta, amava la vita, e la sua l’ha vissuta appieno e con soddisfazione.
Un uomo carismatico, di grande temperamento, molto forte e orgoglioso, ma anche sensibile e comprensivo, come ha ricordato la nipote nel messaggio di saluto e ringraziamento al nonno. “Per me era prima di tutto un amico – ha esordito nella commemorazione Aldo Reschigna, che l’ha avuto come assessore ma anche come segretario di partito –. Abbiamo discusso tanto, ci siamo confrontati, lui mi ha ascoltato e mi ha perdonato. Era un uomo curioso e interessato che, nonostante avesse superato gli ottant’anni, era molto attento ai cambiamenti della nostra società”.
L’impegno sindacale, sin dagli anni della Montefibre, l’ha ricordato l’avvocato Riccardo Borgna, che lo conobbe ai tempi dei processi agli operai per il blocco ferroviario, instaurando un saldo rapporto personale. Ma anche Bruno Lo Duca che, sponda Cgil, collaborò con lui trovando negli anni ’80 una forte convergenza tra i sindacati.
C’è stato poi il saluto collettivo dei colleghi della Cisl, che era per lui un’altra famiglia. Non di rado la sua casa di Cambiasca era luogo di incontro e discussione, aperto a tutti. Come il Circolo del libero pensiero di Aurano, il paese di origine di Caretti, nel cuore della Valle Intrasca che è sempre stata nel suo cuore.
Alla sentita cerimonia di oggi c’erano tanti amici, ma anche i rappresentanti delle istituzioni: i gonfaloni del comune di Verbania e della Provincia, rappresentati dal sindaco Silvia Marchionini e dal vicepresidente Rino Porini, le bandiere della Cisl, colleghi e amministratori, anche non di sinistra, a conferma del rispetto che s’è sempre guadagnato nell’agone politico.
