VERBANIA - 05-07-2020 -- Obiettivi ridimensionati,
attenzione al budget e un progetto a medio-lungo termine per tornare ad avere il settore giovanile. In settimana il consiglio direttivo del Verbania s’è ritrovato per impostare la prossima stagione sportiva, la prima dopo il Covid-19, le cui ripercussioni si faranno sentire sul pallone, sia in termini agonistici, sia economici. Col vicepresidente Andrea Fortis dimissionario da mesi -aveva rilevato il timone di presidente pro tempore in autunno, dopo le dimissioni di Elio Del Monaco- il primo tassello da inserire nel mosaico biancocerchiato era quello del massimo dirigente. C’era il rischio concreto di uno stallo, risolto con un ritorno che si porta appresso l’auspicato progetto di fusione con l’Accademia Verbania. Il nome scelto è quello di Giancarlo Pizzardi, già presidente nel 2017/2018, la stagione dell’Eccellenza dopo il declassamento dalla D, quella seguita dall’avvento della dirigenza Del Monaco, la promozione e l’amara retrocessione a tavolino delle scorse settimane.
Pizzardi, che porterà con sé come direttore sportivo Piero Polli -già a Gravellona e Verbania e l’anno scorso all’Accademia Borgomanero- è il trait d’union dell’operazione Accademia, club al quale è stato vicino in questi mesi. Rimettere insieme la prima squadra (seppur non il Verbania, fallito, ma la Virtus Cusio/Virtus Verbania di d’onofriana memoria) e il settore giovanile staccatosi all’indomani della rottura con il club allora dei Montani, è una soluzione saggia anche nell’ottica del contenimento dei costi e nella valorizzazione dei calciatori locali. L'annunciata fusione avverrà non prima dell’anno prossimo. Al momento il Verbania va avanti col suo direttivo, del quale farà parte come ospite e osservatore esterno il segretario dell’Accademia Pierangelo Signorini. Direttivo che vede confermati quasi tutti i suoi elementi. Fortis sarà ancora vice, Jacopo Anessi è il direttore generale, Franco Azzarini il segretario, Cesare Fighetti il responsabile della Juniores. Del consiglio, oltre ai citati e al presidente onorario Luigi Pedretti, fanno parte Vincenzo Cinque, Roberto Lotto, Nicolò Musso, Graziano Pavesi, Paolo Sulas e Marco Zacchera.
In panchina ci sarà Luca Porcu, colui che era subentrato a stagione in corso a Corrado Cotta, a sua volta sostituto di Sergio Galeazzi con l’intermezzo di Domenico Vono come traghettatore. A causa del Covid la sua prima esperienza in D non era di fatto nemmeno iniziata. Si dovrà rifare con l’Eccellenza, perché la domanda di ripescaggio dei biancocerchiati nel campionato perso a tavolino nonostante una giornata in meno e la teorica possibilità di salvezza diretta, non è un’opzione. I criteri dettati dalla Lnd privilegiano l’anzianità di affiliazione e, soprattutto, la presenza di un settore giovanile. Oltretutto per poter aspirare al ripescaggio andrebbe fatta una doppia iscrizione con l’anticipo cash di 12.000 euro chiesti per i club in lizza per la D. Meglio, allora, ripartire in Eccellenza, con una squadra che toccherà a Polli ricostruire, rinunciando ai calciatori con i rimborsi più pesanti e puntando su giocatori locali. Il tutto in attesa di definire la fusione. Che, al momento, come primo concreto gesto di collaborazione prevede il tesseramento libero -senza premi di preparazione- dei giovani in uscita dagli Allievi dell’Accademia ed entrati in età da Juniores.
Nella foto il nuovo direttivo del Verbania.