DOMODOSSOLA- 13-07-2020-- Sinistra italiana di Domodossola,
interviene sulla questione della chiusura del parchetto di piazza Matteotti fatta dall'amministrazione domese, di cui si è discusso anche nel corso dello scorso consiglio comunale: “Seguiamo con grande interesse la vicenda della chiusura dei giardinetti pubblici di piazza Matteotti e, al di là degli atti e delle comunicazioni ufficiali, ascoltiamo le voci che corrono per la città- - spiega Luisa De Filippi nel comunicato di Sinistra Italiana Domodossola-alcune di queste voci plaudono alla chiusura dell’area adducendo vantaggi per la quiete pubblica, altre, preoccupate, parlano della nascosta volontà di tagliare i due meravigliosi cedri che, quasi come un simbolo della città presentato a chi esca dalla Stazione Ferroviaria o arrivi con la Vigezzina, si ergono in quell’area.
Ci siamo detti: Forse, finalmente questo sindaco e questa giunta cominciano ad interessarsi al problema della quiete pubblica e al fastidio che certe esuberanze danno a una larga parte di cittadini. Quanto agli alberi, se si vogliono tagliare i cedri, la popolazione, che in altre occasioni ha dimostrato di amare il verde, inscenerà di certo una giusta rivoluzione.
Alla luce delle ultime novità però, la vicenda non appare altro che l’ennesima prova dell’incuria, dell’inefficienza e del fondamentale ingiustificato razzismo di questa amministrazione.
Dalle dichiarazioni dell’assessore competente, che parla della chiusura dell’area per lavori di ammodernamento e messa in sicurezza conservativa, pare che il ventilato rischio per gli alberi sia scongiurato. Speriamo che sia vero e che la parola “conservativo” abbia anche per lui il significato letterale che la lingua italiana gli assegna. Ma se i tempi di realizzazione dell’opera sono così vaghi da non sapere se avranno inizio fra 2 giorni o fra una settimana, che bisogno c’era di chiudere lo spazio del parchetto 2 o 3 settimane prima circa?
Chiusure di questo tipo si verificano in situazioni di pericoli tangibili, quali crolli e inagibilità. Siamo davvero in questo stato o siamo di fronte ad un’evidente forzatura?
Interessanti a questo proposito le dichiarazioni del sindaco, che senza alcun pudore parla di una decisione presa anche per colpire i migranti, colpevoli a suo avviso di disturbo della quiete pubblica e di accattonaggio e perciò invisi alla sua linea politica, notoriamente contraria alla solidarietà e all’accoglienza.
Ebbene caro sindaco, la nostra idea, per quanto poco ai suoi occhi possa valere, è che se si chiudono aree atte al disturbo della quiete pubblica, la Piazza Mercato, la via Briona, la via Marconi, la via Vigorelli, ecc. dovrebbero essere le prime a subire tale sorte. Ma ovviamente la soluzione più idonea sarebbe implementare un maggior coinvolgimento delle forze dell’ordine e attuare più stringenti ed efficaci interventi, ad esempio sugli orari di apertura dei locali, sullo spaccio di alcolici e sulla circolazione di mezzi motorizzati, che garantiscano la tranquillità diurna e notturna in città.
Abbiamo avuto notizia della sua ordinanza, che dilaziona fino alle due di notte l’apertura dei locali del centro cittadino e la vendita di bevande anche alcoliche.
Forse i gestori di detti locali le saranno grati per i possibili guadagni, ma confidiamo che coloro che nel centro abitano si rendano conto di ciò che questo continuerà a comportare per la loro tranquillità notturna e, peggio ancora, per il valore commerciale delle loro proprietà abitative giacenti in quest’area.
D’altra parte, le recenti cronache parlano di auto ribaltate, di bombe carta esplose, di incivili schiamazzi e di comportamenti anche violenti di giovani, tutti di razza bianca e regolarmente iscritti nei nostri uffici anagrafici, in evidente stato di alterazione, indotta dall’assunzione di sostanze non meglio identificate. Tali fatti non stanno forse a dimostrare tutta l’inefficacia della politica sua e di questa amministrazione?”.