ARONA - 17-07-2020 -- Inadempienze contrattuali
e oltre 30.000 euro non pagati al Comune: avviata la risoluzione contrattuale con “The Beach Side”, la società che gestisce il Lido, mentre le acque del litorale tornano ad essere non balneabili.
La giunta Gusmeroli ha deciso di dare mandato all’Ufficio Tecnico del Comune di rompere il contratto. Numerose le inadempienze che vengono segnalate. Tra queste il mancato pagamento di numerose sanzioni amministrative per opere non autorizzate (25.900 euro), il mancato versamento dei canoni dell’area comunale dal 2016 ad oggi (6.333 euro), la mancata rimozione delle strutture temporanee a seguito della sentenza del TAR del 2019 che dava ragione al Comune e il mancato rimborso delle spese legali (4000 euro) sostenute dalla municipalità. “Abbiamo contestato – spiega Mauro Marchisio – responsabile dell’Ufficio Tecnico – anche l’esecuzione di opere abusive (tra cui una piscina) e la loro mancata rimozione, tanto che avvieremo una esecuzione di demolizione a nostro carico per un importo stimato in 18.000 euro. Inoltre si sono verificate altre violazioni contrattuali tra cui l’affitto del ramo di azienda in violazione alla normativa (in pratica una sorta di subappalto ndr) ed il fatto che la stessa The Beach Side ha preso nel frattempo la gestione di una spiaggia a Lerici già nel 2017 mentre il contratto prevedeva l’esclusività per la gestione del Lido fino al 2025. Risulta anche al Comune che il gestore non abbia versato i contributi sia nei confronti dell’INPS e che dell’INAIL Il privato ci ha notificato solo una diffida alla revoca e due richieste di incontro". Inadempienze che risalgono già al 2016. Come mai tutta questa attesa ? “Con il senno di poi si poteva operare prima, ma il Comune aveva aperto una trattativa con un proprio legale per giungere ad una risoluzione del contratto. Ora scriveremo una lettera al privato chiedendo di accedere all’area. Sono stati effettuati due sopralluoghi solo esterni che evidenziano lo stato di profondo degrado della zona: erba alta, rottami ovunque, strutture abbandonate.”
E nella zona del Lido piove sul bagnato. Ieri il vice sindaco Federico Monti ha emesso un’ordinanza di divieto di balneazione per le acque davanti all’area attualmente chiusa. Si tratta della terza in poco più di due mesi con valori di enterococchi fecali e escherichia coli superiori ai limiti di legge. Questo dopo che nei giorni scorsi era divampata una polemica tra Legambiente ed il sindaco Alberto Gusmeroli dopo i risultati dei prelievi presso la foce del Rio San Luigi e quella del torrente Vevera.
E sul tema Lido si scatena la politica. Luca Brianti (Fratelli d’Italia) parla di “flop annunciato con una struttura che deve ritornare agli aronesi con una gestione snella e la difesa dell’area naturale". Alessandro Travaini (PD) dice: "La rinascita del Lido doveva essere il fiore all’occhiello di Gusmeroli, ma oggi è nelle stesse condizioni del 2010. non è il solo problema: gli effetti collaterali della Movida, la scarsa qualità del turismo, la carenza dei posti auto”, mentre Carlo Intelisano (Lago della Bilancia) aggiunge: “Chi doveva fare i controlli sarebbe dovuto intervenire molto prima. Ci sono migliaia di euro sottratti alle casse dei cittadini e non incamerati dal Comune". Il sindaco Alberto Gusmeroli replica: “Ricordo a tutti che prima del mio insediamento quell’area era abbandonata con una struttura fatiscente e con un tetto in amianto.” (M.R)