VERBANIA - 18-07-2020 -- Tornava dal lavoro
in Svizzera ed era diretto a casa, nell’abitazione di Gravellona Toce che condivideva con la compagna. Ma a casa non è mai arrivato.
È finita all’ospedale di Domodossola, dopo una corsa in ambulanza e il disperato tentativo del personale sanitario di rianimarlo, la vita di Danilo Cazzato. È un frontaliere di 47 anni, padre di tre figli, la vittima dell’incidente stradale avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri sulla statale 34 del Lago Maggiore. Sul rettilineo di via 42 Martiri che porta al ponte sul Toce viaggiava, in sella a una moto Honda 600, in direzione di Gravellona. Giunto all’altezza del distributore della Ip s’è trovato di fronte la Range Rover guidata da un 41enne di Ornavasso che stava svoltando a sinistra nell’area di servizio. L’impatto, frontale, è stato violentissimo. La Honda è finita nella parte centrale del suv. Il conducente di quest’ultimo non ha riportato lesioni. Cazzato è parso gravissimo sin da subito. Erano circa le 17,25 e l’ambulanza è arrivata presto, l’ha caricato e portato all’ospedale, ma è stato inutile: è deceduto poco dopo l’arrivo.
I rilievi sono affidati alla Polstrada di Verbania, intervenuta insieme ai colleghi delle Volanti per regolare il traffico, e ai vigili del fuoco che hanno ripulito il manto stradale. Si tratta dello stesso punto della statale 34 in cui, nell’aprile del 2017, ci fu l’incidente che costò la vita a un camionista e che vide ferito il collega. Allora fu provocato da una Range Rover in fase di sorpasso che li investì. Questa volta è stato causato dalla mancata concessione della precedenza.
Cazzato, già residente a Verbania, viveva da qualche anno a Gravellona Toce, insieme alla nuova compagna, in seguito al divorzio dalla moglie. Lascia tre figli: Vanessa e Mattia hanno 23 e 24 anni, Patrick 16 e frequenta le scuole medie. Era un grande appassionato di motociclette. Sulle due ruote non solo si recava al lavoro nella bella stagione, ma era solito compiere tour ed escursioni durante il tempo libero. Lavorava in Svizzera come frontaliere nel campo dell’edilizia.
L’incidente è accaduto il 17 luglio, esattamente a due anni di distanza da quello in cui, a Cannero Riviera, perse la vita in moto un altro giovane padre. Andrea Pinzino, impiegato al comune di Cannobio, rientrava a Verbania quando perse il controllo del mezzo e, cadendo, venne travolto da un’auto. La trafficata statale 34 è, tra tutte le arterie del Vco, quella a più alta incidentalità (con numerosi sinistri mortali), soprattutto quando sono coinvolte motociclette.