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VERBANIA – 24-07-2020 -- L’avevano soprannominato

il “Rambo della Val Agarina”  perché, come il personaggio di Sylvester Stallone, era isolato nei boschi, senza fissa dimora, vivendo di espedienti e razziando nelle baite che scassinava. Per una serie di furti aggravati e per il possesso di due pistole lui, Lucian George Corbea è già stato condannato dal Tribunale di Verbania a un anno e otto mesi. Il 24enne romeno, che imperversò sui monti di Montecrestese nel 2017, è ora nuovamente alla sbarra per altri episodi accaduti nei medesimi luoghi. In particolare per quanto accadde nel febbraio 2017 in una baita. Il proprietario, insieme ad altre persone, salirono in quota e trovarono le ante forzate e il vetro della finestra rotto. Entrarono nel rustico e avvertirono umori sospetti, segno che qualcuno si trovava ancora all’interno. Ispezionarono le stanze e, giunti davanti al letto, videro un giovane saltare fuori dal di sotto del mobile. In mano teneva un coltello che gli puntò addosso, prima di gettarsi dalla finestra e, dopo una capriola, fuggire vie di corsa. Quel giovane fu successivamente identificato in Corbea, che deve rispondere di violazione di domicilio aggravata e di minaccia aggravata dall’uso del coltello. Per lui la Procura, con il pm Anna Maria Rossi, chiede un anno e tre mesi di reclusione. Per il suo difensore, Domenico Capristo, agì in stato di necessità: poiché doveva sopravvivere e nutrirsi, non poteva fare diversamente. Il giudice Annalisa Palomba ha aggiornato il procedimento a lunedì per la lettura della sentenza.