GHIFFA – 07.12.2015 – Un traliccio di 30 metri
svetterà sulla collina ghiffese. Il via libera al nuovo impianto della telefonia mobile richiesto dalla Wind in corso Alighieri a Ghiffa, in località Arca, è arrivato dalla conferenza dei servizi del Suap di Verbania. Ci sono volute tre sedute e un tempo superiore al previsto – 147 giorni contro i 90 di legge, con un ritardo imputabile anche a alcune correzioni progettuali richieste – perché ci fosse il benestare di tutti gli enti preposti a rilasciare le autorizzazioni. I sì sono pervenuti dal dipartimento di Ivrea dell’Arpa Piemonte per le emissioni elettromagnetiche, dalla Regione e dal ministero – tramite la Soprintendenza, con alcune prescrizioni da parte di questi ultimi due enti – per il vincolo paesaggistico. Il parere favorevole dell’ufficio Ambiente del comune di Ghiffa è stato acquisito con la regola del silenzio-assenso: non essendosi l’ente espresso nelle due precedenti sedute e entro i termini prescritti, è stato considerato tacitamente positivo.
E dire che l’Amministrazione guidata da Matteo Lanino ha cercato in più occasioni di mitigare l’impatto dell’antenna, chiedendo e ottenendo che il traliccio fosse abbassato e esprimendo alcune valutazioni. Sul piano politico il sindaco s’è detto fin dall’inizio contrario per l’impatto visivo che la nuova installazione avrà su Ghiffa, appoggiando la petizione popolare finalizzata a stoppare il progetto. Da tempo, però, le leggi tutelano le compagnie telefoniche perché, in particolare con la legge Gasparri, i ripetitori sono stati considerati opere di urbanizzazione primarie al pari di strade, linee ferroviarie, fognature e rete elettrica.