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VERBANIA – 09.12.2015 – Sul fronte politico verbanese

s’annuncia un dicembre “caldo”. Presidente del Consiglio comunale da poche settimane, Marco Bonzanini ha già per le mani alcune gatte da pelare non di poco conto. La prima è il Consiglio comunale di dopodomani, venerdì 11. La seduta è interamente dedicata alle mozioni e agli ordini del giorno della minoranza che da mesi si trascinano senza che se ne sia potuto dibattere a Palazzo Flaim. Da tempo, già sotto la presidenza di Diego Brignoli, c’era una richiesta pressante per un’assemblea “degli avanzi”. Bonzanini ha esaudito le richieste convocando il Consiglio per l’11. Ma l’ha fatto senza passare dalla conferenza dei capigruppo, cui spetta per regolamento la calendarizzazione. Non tutti i consiglieri l’hanno presa bene. Renato Brignone di Sinistra & Ambiente ha scritto a Bonzanini lamentandosi per la mancanza di rispetto delle regole e verso i gruppi di minoranza. Non ricevendo una risposta esauriente oggi ha diffuso una nota stampa in cui annuncia il forfait suo e del collega dei CittadiniConVoi, Carlo Bava, ufficialmente per impegni precedentemente assunti. Lo stesso ha fatto Stefania Minore della Lega Nord. Sulla medesima lunghezza d’onda anche Michael Immovilli di Forza Silvio: “così non va – dichiara –: non so se sarò presente, ma se verrò, protesterò in aula”. Le assenze di questi tre farebbero mancare i presentatori di 7 dei 13 tra mozioni e ordini del giorno, rendendo vana la seduta e prolungando l’arretrato.

L’altra “grana” del neopresidente è il “caso” Immovilli sollevato da Mirella Cristina di Forza Italia, che ha sollecitato per iscritto Bonzanini a aprire la procedura di incompatibilità del consigliere ex collega di partito perché promotore di un ricorso al Tar contro il Comune. Venerdì pomeriggio il messo comunale ha bussato alla porta di Immovilli per notificargli l’avvio del procedimento che gli dà 10 giorni per rimuovere l’incompatibilità. Il diretto interessato s’è rifiutato di ritirare il documento contestando l’intera procedura. In effetti la lettera del presidente è irrituale. L’articolo 69 della legge 267/2000 specifica che tocca al Consiglio comunale contestare l’incompatibilità. È necessario quindi prima il voto in aula, dopo il quale scattano i dieci giorni, decorsi i quali – se persiste il problema – si vota la decadenza. Essendo in previsione un Consiglio comunale per il 21 dicembre è presumibile che quello sarà il giorno della “contestazione”. È anche vero che per il 21 si sarà già tenuta l’udienza al Tar per la sospensiva delle delibere della giunta (con relativi atti del dirigente) contestate. In ogni caso Immovilli, che il ricorso l’ha presentato come presidente della società calcistica Victor Intra, può rimuovere l’incompatibilità dimettendosi e lasciando la presidenza del club a altri.