STRESA - 11-08-2020 -- Un lieto fine,
la vittoria del buon senso. Con l’annullamento da parte della prefettura del verbale -con relativa sanzione da 542,80 euro- redatto dalla polizia il 15 aprile si chiude definitivamente la vicenda di una famiglia di Stresa incappata nelle maglie della più zelante applicazione della burocrazia. In pieno lockdown, con in vigore i rigidi decreti del governo che limitavano gli spostamenti, ci fu un’emergenza. Una ragazza di minore età aveva accusato un malessere nella propria abitazione. I genitori avevano telefonato al medico di famiglia che, preoccupato, aveva prescritto per la giovane un elettrocardiogramma urgente. Il 15 aprile marito, moglie e figlia s’erano messi in auto per raggiungere l’ospedale “Castelli” di Pallanza. Lungo il tragitto furono fermati al posto di blocco della polizia che, nonostante la dichiarata urgenza della famiglia, ritenne che la presenza di due genitori per accompagnare una minore non fosse in linea con i provvedimenti governativi. La pattuglia contestò verbalmente l’infrazione, ma il verbale non fu redatto per l’urgenza dei multati che, il 31 maggio, si videro recapitare a domicilio la sanzione di 542,80 euro. Ritenendola un’ingiustizia si sono rivolti all’avvocato Roberta Cerutti, che ha presentato ricorso alla prefettura. Ricorso accolto e caso chiuso. Fortunatamente.