1

mercatone gravellona

IMOLA - 19-08-2020 -- Spiragli per il Mercatone Uno

di Gravellona Toce. C’è anche il punto vendita cusiano tra i quattro per i quali i commissari dell’ex catena di casalinghi (79 negozi e 3.500 dipendenti cinque anni fa, quando fu messo in amministrazione straordinaria) hanno chiesto al Ministero dello Sviluppo economico l’autorizzazione alla vendita. Gravellona, con Rubiera (Reggio Emilia), Pavia e Cesano Maderno (Monza), interessa alla società cinese Max Factory, specializzata in abbigliamento e cura della casa.

La trattativa era iniziata già a febbraio, ma ha rallentato a causa del Covid-19. L’intenzione di Max Factory è di rilevare singoli punti vendita garantendo il reimpiego del personale (se non tutto, almeno in parte) che attualmente è in cassa integrazione. Per i quattro negozi citati si parla di 84 lavori riassorbiti. Quelli in organico a Gravellona Toce sono poco meno di una trentina.

La crisi di Mercatone Uno, iniziata oltre un lustro fa, ha travolto uno dei più importanti gruppi italiani del settore dellla grande distribuzione non alimentare. Finita in amministrazione controllata grazie alla legge Marzano che tutela le società con un rilevante numero di dipendenti, è stata ceduta nell'estate del 2018 a una società maltese costituita ad hoc, controllata da due imprenditori italo-svizzeri, con partner commerciali polacchi e turchi. L'operazione è naufragata dopo pochi mesi ed è stata presentata istanza di fallimento.