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campanella

VERBANIA - 24-08-2020 -- A tre settimane

dalla prima campanella, il rebus della ripresa delle scuole superiori è tutto da decifrare, anche nel Vco. Stamane in Provincia s’è tenuta la riunione che, in vista del 14 settembre -data indicata dal governo per l’avvio delle lezioni- ha messo a confronto tutte le parti coinvolte. Oltre al consigliere delegato Giandomenico Albertella, c’erano i funzionari dell’Ufficio scolastico provinciale (articolazione del ministero), tutti i presidi delle scuole superiori del territorio e i rappresentanti delle quattro aziende che effettuano il trasporto pubblico scolastico: Vco Trasporti, Comazzi, Saf e Stn.

Proprio i collegamenti bus sono uno dei principali problemi da risolvere. Stante le attuali norme sul distanziamento, le corse viaggiano al 60% della capienza. Il decreto che le prevede scade il 6 settembre e, al momento, è impossibile sapere se e come verrà riproposto. Per garantire un passaggio a tutti gli studenti che viaggiano sulle varie tratte, sarebbe necessario quantomeno raddoppiare i pullman. Ma sorgono tre problemi: 1) chi pagherebbe per le corse in più?, 2) ammesso che ci sia l’accordo, con quali mezzi visto che le aziende non hanno fisicamente un numero di bus sufficiente?; 3) anche a reperire le corriere sostitutive, chi le guiderebbe dal momento che non ci sono abbastanza autisti?

C’è poi da affrontare il nodo delle aule. La Provincia da luglio interloquisce con i presidi per verificare gli adeguamenti strutturali necessari, per i quali il governo ha stanziato -per tutte le scuole superiori del Vco- 500.000, cui se ne aggiungono 200.000 dal bilancio provinciale. Troppo pochi e, comunque, per alcune opere ci sono tempi tecnici e burocratici che vanno oltre l’apertura dell’anno scolastico.

Infine è da chiarire la modalità delle nomine dei docenti supplenti nelle cattedre scoperte, che non possono avvenire, per l’obbligo di distanziamento, in un’unica giornata e in un’unica sede come accaduto fino all’anno scorso.

La riunione s’è conclusa con l’impegno a incontrarsi di nuovo a breve (ma non prima che da Roma arrivino le nuove norme sul trasporto pubblico), che significa ai primi di settembre. Nel frattempo, già il 1° l’attività delle scuole riprenderà con i corsi di recupero per chi ha chiuso l’anno scolastico con un debito. Intanto, tornando al problema del trasporto scolastico, istituto per istituto, i presidi verificheranno con le imprese che gestiscono il servizio, le loro necessità. Che, poi, dovranno essere tradotte, insieme agli orari di accesso, alle procedure di sanificazione, ai protocolli dei controlli e a tutto ciò che è necessario per avere una scuola sicura e in linea con gli standard richiesti da Roma, nelle decisioni rimesse ai Collegi docenti, cui spetta il compito di dettare le linee guida di istituto per l’anno scolastico.