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industria lavoro
BAVENO – 09-09-2020 -- “I dati del secondo

trimestre 2020 purtroppo si commentano da soli: sono stati i mesi del lockdown forzato, dove la flessione del fatturato, degli ordinativi e della produzione, alternativi alla completa chiusura dell’impresa, è stata una realtà per l’intero territorio nazionale. Un dato su tutti: grado di utilizzo degli impianti nel Verbano Cusio Ossola al 48% (50% la media regionale). Del resto la flessione era già iniziata sul finire del 2019, prima ancora dell’emergenza sanitaria che ha portato ai provvedimenti di chiusura per le imprese ed alla “fermata” della produzione”. Così la Camera di commercio, che ha appena diffuso i dati sul periodo di riferimento.
Male tutti gli indicatori provinciali. Anche nel secondo trimestre 2020 gli indicatori provinciali sono peggiori della media piemontese, che comunque continua a segnare anch’essa un andamento critico per tutti gli indicatori economici. In dettaglio: nel Verbano Cusio Ossola la produzione registra un -20,9% rispetto al secondo trimestre 2019. Negativo anche il fatturato (-22,3%); la media regionale registra invece -15,3% sia per la produzione che per il fatturato. Nel VCO segno meno anche per i nuovi ordinativi interni (-21,4%) ed esteri (-13,3%) con il relativo fatturato che segna una flessione del -20,2% rispetto ad aprile-giugno 2019. Andamento uguale a livello regionale, seppur con dati meno negativi del VCO: ordinativi interni (-16,4%), esteri (-15%) ed il fatturato estero (-13,2%). Segno meno per tutti i settori oggetto dell’analisi. Il comparto metalmeccanico registra un -27% nella produzione industriale rispetto al secondo trimestre dello scorso anno.

E’ quanto emerge dall’analisi congiunturale relativa al secondo trimestre 2020 realizzata dalla Camera di Commercio del VCO in collaborazione con Unioncamere Piemonte, che ha interessato un campione di oltre 140 imprese manifatturiere provinciali, per la maggior parte facenti parte della classe dimensionale 0-9 addetti.

Nel VCO, rispetto al secondo trimestre del 2019, si registra un’importante flessione della produzione per tutti i comparti produttivi. Il metalmeccanico segna un -27,2% con il comparto della produzione di metalli a -26,9%, le altre attività manifatturiere -12% e il comparto chimico -19,9%. Negativo anche il fatturato: i comparti industriali vanno dal -34% del comparto tessile a -11% delle altre attività manifatturiere. Le industrie metalmeccaniche segnano un -29,6% rispetto al periodo aprilegiugno 2019. Negativi i nuovi ordinativi interni per tutti i maggiori settori: metalmeccanico, produzione di metalli (-24,2%) e prodotti chimici (-24%). Il tessile registra un -50% rispetto al secondo trimestre 2019. Non vanno meglio i risultati dei nuovi ordinativi esteri: il risultato totale è -13,3%, influenzato dall’andamento delle attività tessili e chimiche. L’andamento del fatturato estero evidenzia il perdurare di alcune criticità registrando un valore negativo pari al -20,2%. Segno meno per tutti i comparti analizzati.

“Migliorano” le aspettative degli imprenditori del territorio per la seconda parte dell’anno rispetto ovviamente ai dati fortemente critici registrati nella passata rilevazione. Il saldo ottimisti-pessimisti registra saldi lievemente positivi per tutte le voci analizzate, eccezion fatta per gli ordinativi interni ed esteri: produzione a +1,4%, fatturato a +2,8%, ordinativi totali a +1%. L’andamento che ci si attende nel VCO sembrerebbe meno critico rispetto a quello medio regionale.