VERBANIA - 10-09-2020 -- Gli agenti
l’avevano notato per due motivi, perché indossava una giacca arancione dell’Atm (l’azienda del trasporto pubblico di Milano); e perché, alla vista delle divise, aveva rinunciato a salire sul treno prendendo l’uscita della stazione ferroviaria di Domo. Era il 2 giugno del 2018 e il comportamento sospetto portò la Polfer a fermare quell’uomo di apparente nazionalità straniera. Il nome che fornì agli agenti non risultò in banca dati, ma il controllo associato alle impronte digitali lo identificò come un tunisino irregolare sul territorio italiano (non aveva ottemperato al decreto di espulsione) dimorante nel Milanese con numerosi precedenti di polizia per furto, alcuni specifici sui treni. Vistosi scoperto, l’uomo consegnò spontaneamente ai poliziotti una chiave tripla di quelle che le Ferrovie utilizzano come passepartout sui treni, anche per le cuccette. Ammise di aver raggiunto Domodossola per compiere furti fingendosi un addetto di un qualche servizio e venne denunciato. Processato al Tribunale di Verbania per la ricettazione della chiave tripla è stato condannato a 2 mesi e 150 euro di multa.