NOVARA- 01-10-2020 -- Anche Coldiretti Novara-Vco
interviene sull'incidente della notte scorsa che sull'A26 ha visto il decesso di Simonluca Agazzone e Matteo Ravetto, dopo che l'auto sulla quale viaggiavano si è scontrata con dei cinghiali presenti sulla carreggiata.
"L’ennesimo incidente nella nostra provincia, che va a sommarsi ai diecimila incidenti stradali all’anno causati in tutta Italia da animali selvatici, per cui oltre otto italiani su 10 (81%), secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti", si legge in una nota diffusa.
“Esprimiamo il più profondo cordoglio per queste due giovani vittime, due giovani delle nostre province conosciuti e amati. Purtroppo non possiamo che ripetere quello che da tempo gli agricoltori vanno denunciando con preoccupazione, essendo la categoria più a contatto con il territorio e la campagna: la presenza di questi animali è cresciuta a dismisura e la preoccupazione è proprio quella per la sicurezza dei cittadini - spiega Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara – Vco - Da mesi ripetiamo che non si tratta ormai solo di un problema di raccolti mancati, campi danneggiati e di ecosistema in squilibrio, ma di una emergenza per tutti i cittadini e per la sicurezza, sulle strade e nei centri abitati. Il lockdown ha accentuato questo problema, perché gli animali erano meno infastiditi dalla presenza dell’uomo e si sono spinti tra le case e sulle strade principali. Abbiamo denunciato più volte questa problematica: nella provincia di Novara di fatto non sono mai stati messi in atto i piani di contenimento, nonostante le continue richieste e proteste da parte degli agricoltori, che segnalavano la pericolosità della situazione. Con la riapertura dell’attività venatoria certo non è cessata l’emergenza. Non bastano i cacciatori: è necessario attivare al più presto i piani di contenimento e il sistema dei tutor, con i proprietari conduttori dei fondi che possono difendere il territorio, una misura che in provincia di Novara è in ritardo ormai indefinito”.