VCO- 01-10-2020-- Il Tribunale di Verbania
si è recentemente pronunciato su un ricorso congiunto per lo scioglimento del matrimonio, presentato da due cittadini stranieri (ucraini) residenti nel VCO da lungo tempo che si erano sposati in Ucraina e avevano trascritto il matrimonio in Italia.
Una storia apparentemente comune se non fosse che i coniugi, cittadini ucraini, chiedevano lo scioglimento del matrimonio secondo la legge della propria cittadinanza ovvero quella ucraina che non contemplando l'istituto della separazione, consente, di ottenere direttamente la pronuncia di divorzio. Il Tribunale di Verbania, riconoscendo preliminarmente la propria giurisdizione ai sensi del Regolamento UE n. 2201/2003 (c.d. Bruxelles II bis), e successivamente l'applicabilità della legge ucraina sulla scorta del Regolamento UE n. 1259/10 del 20.12.2010 (c.d. Roma III) ha ritenuto fondata la domanda di “divorzio diretto” presentata dai legali della coppia, Avv. Valentina Croatto e Avv. Gabriele Zacchera entrambi del Foro di Verbania, e ha, così, dichiarato lo scioglimento del matrimonio tra i cittadini ucraini, seppur in assenza di una preventiva pronuncia di separazione.
Il Tribunale di Verbania si è, inoltre, dichiarato competente sulla domanda di mantenimento della figlia, applicando sempre la normativa ucraina, ponendo a carico del padre l'obbligo di corrispondere nei confronti della stessa un assegno mensile di mantenimento fino al compimento del ventitreesimo anno di età come prevede il Codice di Famiglia dell’ Ucraina. Sono soddisfatti i difensori di quanto avvenuto, rienendola una importante e significativa pronuncia che dimostra come i cittadini stranieri residenti in Italia possono trovare adeguata tutela anche mediante il riconoscimento dei rispettivi diritti così come stabiliti dai propri ordinamenti nazionali.