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PIEVE VERGONTE- 01-10-2020-- Durante il consiglio comunale

del 28 settembre 2020, convocato in videoconferenza alle ore 21:00, il gruppo di minoranza Pieve Vergonte Uniti per il futuro, tramite il consigliere Marco Bossi, ha presentato al sindaco un'interrogazione urgente al fine di ottenere risposte dal primo cittadino di Pieve Vergonte sul tema emergenza acqua potabile: “L’esame dell’interrogazione urgente- spiegano in un comunicato Giovanna Perrini, Marco Bossi e Davide Sala- veniva spostato a richiesta del sindaco, con accettazione del consigliere proponente, dopo avere ultimato la trattazione di tutti i punti posti all’ordine del giorno, anche se da regolamento andrebbe fatto subito dopo la lettura dei  verbali della riunione precedente e dopo le comunicazioni del primo cittadino.


La maggioranza che sostiene il sindaco Medali ha ritenuto che la questione non rivestisse il carattere dell’urgenza, votando contro la stessa: le risposte all’interrogazione dovranno pertanto essere fornite, in base al regolamento comunale, in forma scritta entro 5 giorni. Questa, a nostro avviso, mancanza di attenzione sul tema ha così vanificato il tentativo di ottenere subito delle risposte sulla tematica acqua potabile, che come sottolineato dal Consigliere Marco Bossi, in
realtà, dovrebbero essere date in primis  ai cittadini pievesi piuttosto che al proponente dell’interrogazione .

Il disappunto del consigliere Bossi non è stato gradito e, complice il sistema di videoconferenza, il primo cittadino ha chiuso velocemente il collegamento senza neppure soffermarsi nei saluti di rito con i presenti collegati in videoconferenza. Ovviamente nessuno di noi si aspettava di ottenere dettagliate risposte sui quesiti posti, ma quanto meno sarebbe stata doverosa un'illustrazione di massima che potesse chiarire come l’amministrazione si sta muovendo o come pensa di muoversi allo scopo di  porre fine all'annoso problema che pare non avere risoluzione o risolutori.

E dire che quando c'è da strappare applausi consegnando borracce in alluminio "made in China", il primo cittadino Medali sembra sentirsi a proprio agio nel discutere in pubblico di acqua potabile? A proposito, la casetta dell'acqua ad uso degli studenti che doveva essere attiva già a gennaio qualcuno l'ha vista? E’ passato quasi un anno e mezzo da quando, in piena campagna elettorale
per le elezioni comunali, il presidente dell'ente gestore Terzoli e il sindaco Medali avevano chiaramente definito quella pievese come una emergenza idrica.


Alle molte parole dette sono seguiti, purtroppo, pochi fatti concreti: il solo sconto del 20% sulla quota acqua (sconto al quale si é comunque arrivati solo dopo le ripetute denunce pubbliche della minoranza del precedente mandato) a questo punto non basta più. Il problema acqua è ancona un’emergenza per molti cittadini pievesi e richiede la massima attenzione e celerità di intervento da parte dell’amministrazione comunale.