CESARA - 16.12.2015 - Anche quest'anno niente luminarie 

a Cesara. Solo lumini accesi sui davanzali e sui balconi delle case alle 19 di ogni festività del periodo di Avvento e di Natale. "Vogliono essere il segno dell'impegno di ogni famiglia a tenere accesa - affermano il sindaco Erika Bonfanti e il parroco Renato Sacco - la luce della speranza: vengono accesi anche davanti ai monumenti ai caduti di tutte le guerre, passate e presenti". L'iniziativa si ripete da 27 anni: in questo tempo sono stati raccolti 114mila euro destinati alla solidarietà. "Non ci sono soldi – aggiungono - per il lavoro, la scuola e la sanità, ma per le armi sì. E noi non possiamo far finta di niente: dobbiamo sentirci interpellati per cambiare almeno qualcosa e fare scelte "illuminate"". Nel 2015 verranno aiutati il progetto "Assist for peace" a Gerusalemme e alcune famiglie in difficoltà economiche. Nel 2014 invece erano state aiutate alcune comunità colpite dall'alluvione e i profughi del Nord Iraq per complessivi 5.786 euro.

CESARA - 16.12.2015 - Anche quest'anno niente luminarie a Cesara. Solo lumini accesi sui davanzali e sui balconi delle case alle 19 di ogni festività del periodo di Avvento e di Natale. «Vogliono essere il segno dell'impegno di ogni famiglia a tenere accesa - affermano il sindaco Erika Bonfanti e il parroco Renato Sacco - la luce della speranza: vengono accesi anche davanti ai monumenti ai caduti di tutte le guerre, passate e presenti». L'iniziativa si ripete da 27 anni: in questo tempo sono stati raccolti 114mila euro destinati alla solidarietà. «Non ci sono soldi – aggiungono - per il lavoro, la scuola e la sanità, ma per le armi sì. E noi non possiamo far finta di niente: dobbiamo sentirci interpellati per cambiare almeno qualcosa e fare scelte "illuminate"». Nel 2015 verranno aiutati il progetto "Assist for peace" a Gerusalemme e alcune famiglie in difficoltà economiche. Nel 2014 invece erano state aiutate alcune comunità colpite dall'alluvione e i profughi del Nord Iraq per complessivi 5.786 euro.