VERBANIA - 06-10-2020 -- Il Verbano si ritira
e l’emergenza esondazione inizia a rientrare. Dopo le violentissime precipitazioni del fine settimana, che avevano portato il Lago Maggiore a invadere la costa nei suoi punti più bassi, come Feriolo e il lungolago di Pallanza, una giornata di sole ha permesso di invertire la tendenza. Tra domenica e lunedì le acque sono salite di 2,4 centimetri, passando da 263,3 a 265,7 metri. Stamane, sempre secondo i dati ufficiali pubblicati dal Consorzio del Ticino, si assiste a una regressione. Il bacino lacustre è sceso di 14,1 centimetri, una tendenza che si confermerà nella giornata. Il raffronto tra gli afflussi al lago (1.021,08 metri cubi al secondo) e i deflussi (1.368,9) è, infatti, negativo.
Nel frattempo torna a ravvivarsi la mai sopita polemica sui livelli del lago, che vede i comuni del Verbano e le istituzioni locali in contrapposizione con l’Autorità per il bacino del fiume Po e con il ministero. “Se venerdì scorso il livello del lago fosse stato a 1,50 in più sullo zero idrometrico, come più parti chiedono, oggi avremmo avuto il lago più alto di ben un metro e 14 centimetri rispetto all’esondazione attuale, con la conseguenza che le località rivierasche in Italia e Svizzera sarebbero invase dall’acqua, a partire dalle abitazioni e dalle attività commerciali affacciate sul lago, con ulteriori danni per decine di milioni di euro” - afferma il sindaco di Verbania Silvia Marchionini, che chiede un intervento anche al governatore del Piemonte Alberto Cirio.