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VCO 06-10-2020-- Le cicatrici aperte e sanguinanti

provocate dalla potenza sovrannaturale dei nubifragi sono ancora presenti sul territorio del Verbano Cusio Ossola, estrema punta settentrionale del Piemonte. Un'ondata d'acqua dai fiumi locali di portata senza precedenti, nella notte di venerdì 2 ottobre e nei giorni successivi ha spazzato ogni certezza, case, auto, attività, a centinaia di famiglie sparse sul territorio piemontese della provincia incuneata nelle Alpi a ridosso della Svizzera, dalla valle Formazza alle sponde del lago Maggiore piemontese. Giornate di tensione, la forza dell'acqua potente e inarrestabile ha tolto il sonno e le forze a tutti. La pioggia ha ingrossato il fiume Toce, principale fiume locale, arrivando a crescere più di dieci volte nel giro di 24 ore nel momento critico, attestandosi sui 10 metri circa e travolgendo tutto nella notte, anche oltre i ripari artificiali.

L'effetto "ritardante" della caduta della neve non c'è stato, in alta montagna. Poca neve e tanta pioggia, rapida ad infiltrarsi nel terreno e guastare tutto, scendendo tra le valli.

Ora è il conto dei danni. Attraversando i paesi colpiti, nell'anno del covid-19, la gente sembra essere comunque più forte che mai, fra le vie sommerse fino a poche ore fa, di Migiandone di Ornavasso. Come dicono alcuni storici, "l'umanità ha una straordinaria capacità a rialzarsi". Qua c'è la testimonianza diretta. Qualcuno nei pochi attimi di tregua, si lascia scappare un commento: "è andata comunque bene". Si, perché al di fuori delle case e delle strade, nessuno, almeno nel Vco, sembra essere disperso tra le acque. Tantissimi animali d'allevamento annegati, più di 1000, sono morti nei campi. 800 operatori hanno aiutato senza sosta in 5 giorni, di cui tantissimi volontari che si sono dedicati ai problemi di tutti.

Più drammatica è la situazione della famiglia Francioli, Tiziano e Venusia, di Pieve Vergonte. Un muro di fango nella notte di venerdì ha travolto tutto ciò che avevano, casa, auto, un camper, frutto di anni di lavoro. Loro vivi per miracolo: "è successo tutto in un attimo, siamo rimasti senza più niente in una decina di secondi"  i coniugi sono disperati ma sorpresi: "Da venerdì notte abbiamo cominciato a scavare con le mani, per fortuna siamo tutti sani e salvi. Mentre le ore della notte e del giorno passavano, abbiamo scoperto un mondo di bene tutto intorno a noi. Prima nella comunità di Pieve, poi, nell'era dei social, tramite Facebook WhatsApp e Telegram abbiamo ricevuto centinaia di messaggi di solidarietà, nonché decine di proposte materiali per aiutarci in questo giorni. Anche i politici sono arrivati dopo alcuni giorni, speriamo che ora si occupino realmente di tutti, non solo di noi. Abbiamo comunque tanta paura di essere dimenticati da qui a breve, una volta calme le acque. Tanti i casi irrisolti in Italia.

Per noi è comunque Incredibile, nel 2020 sembrano ancora esistere la brave persone, tutte intorno a noi. Possiamo solo ringraziarvi per ora, grazie di cuore."

Vittorio Manini

Per un aiuto concreto alle popolazioni colpite, contattate la mia mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e vedremo insieme come procedere. Ogni aiuto è benaccetto. Grazie di cuore.