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bus interno

VERBANIA - 20-10-2020 -- Liceali in classe

non prima delle 9. Così recita l’ultimo provvedimento anti-Covid della Presidenza del Consiglio dei ministri. Annunciato domenica sera dal premier Giuseppe Conte, prevede che per le scuole superiori l’orario di ingresso sia rimodulato e “non avvenga in ogni caso prima delle 9”. La ratio del provvedimento, che entrerà in vigore domani, è quella di evitare che studenti e lavoratori affollino i mezzi pubblici, favorendo così il contagio. Una soluzione attuabile, forse, nelle grandi città, dove passa una corriera ogni 20’, ci sono i tram e la metropolitana. Una soluzione del tutto impraticabile, in tempi così stretti, nel Verbano Cusio Ossola. Stamane la responsabile dell’Ufficio scolastico provinciale ha convocato i presidi di tutti gli istituti superiori della provincia per capire come adeguarsi alle nuove disposizioni che -così recita il Dpcm- sono attuate “previa comunicazione al Ministero dell’istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferite agli specifici contesti territoriali”.

Che nel Vco vi siano situazioni critiche legate ai trasporti è risaputo. Già a settembre, peraltro nell’imminenza della prima campanella, fu difficile comporre il puzzle dei bus degli studenti. Con la capienza ridotta all’80% è stato necessario, con la disponibilità delle aziende, il reperimento di nuovi autobus (e autisti) a un sovraccosto coperto dall’Agenzia regionale della mobilità, aumentare le corse.

Se il nuovo orario scolastico con ingresso alle 9 fosse applicato domani, a bus invariati, ci sarebbe una fetta di studenti che, non disponendo di un’auto privata, per essere in classe dovrebbe partire con un’ora di anticipo, attendendo poi fuori da scuola. Il problema, poi, si proporrebbe anche all’uscita perché, a meno di ridurre l’orario scolastico di un’ora, salterebbero le coincidenze al ritorno.

 

Liceali in classe dopo le 9, nel Vco mancano i bus. Oggi vertice dei presidi