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pizzi lucio dubbio

DOMODOSSOLA- 23-10-2020--In queste ore di preoccupazione

per il diffondersi dei contagi al coronavirus il sindaco Lucio Pizzi lancia un messaggio ai domesi invitandoli a non perdere la fiducia:

"Cari concittadini- scrive Pizzi-  come emerge da tutti i canali di informazione nazionali e locali ci troviamo purtroppo di fronte ad una fase molto critica della pandemia, che tocca tutta la popolazione non risparmiando neanche i giovani. Il numero dei contagi si è impennato ed è quindi chiaro che ci aspettano settimane molto impegnative: nei prossimi giorni si capirà se potremo davvero evitare l’adozione di prescrizioni così restrittive da riportarci alla primavera passata.

Certamente è indispensabile che il sistema istituzionale e sanitario funzionino ma tocca anche ad ognuno di noi fare in modo di evitare il peggio.. La pandemia si diffonde rapidamente ed è quindi importante essere decisi e tempestivi nelle scelte. Per questo tutte le istituzioni, dal Governo alle  Regioni ai Comuni, si stanno muovendo per scongiurare, attraverso provvedimenti che non siano di chiusura totale, quel pericolo di assembramento che abbiamo capito fin troppo bene essere il principale veicolo di contagio. In questa fase di grande difficoltà la “movida” non è una condizione necessaria, se ne può fare a meno.

Per questo, sulle indicazioni dell’ultimo Decreto del Presidente Conte e d’intesa con il sig. Prefetto nonché con l’ASL del VCO, ho firmato un’ordinanza per interdire gli assembramenti nel centro di Domodossola, in particolare nel Borgo della Cultura e nell’adiacente Via Marconi. I residenti, nonché coloro che hanno motivi di lavoro e famiglia, potranno comunque accedere liberamente alle zone indicate, così come si potrà fruire dei bar e dei ristoranti che saranno regolarmente aperti ma con servizio esclusivo ai tavoli, così come indicato sempre dall’ultimo DPCM.

E’ necessaria la collaborazione di tutti: lo dobbiamo ai nostri anziani che dobbiamo salvaguardare, ai nostri bambini che vogliono rimanere a scuola ed ai nostri giovani a cui desideriamo restituire al più presto quel po’ di spensieratezza a cui hanno diritto.  Ma soprattutto lo dobbiamo agli operatori sanitari ed alle loro famiglie che si stanno, ancora una volta, sacrificando per noi. Manteniamo il distanziamento sociale e indossiamo la mascherina, facendo il sacrificio di rispettare sempre le indicazioni, anche nei rapporti con i congiunti e gli amici, e non perdiamo la fiducia: la coesione sociale, l’unità di intenti, il rispetto di noi stessi e degli altri ci faranno superare questa difficile prova".