DOMODOSSOLA- 23-10-2020--L'associazione "Tutti colpevoli"
si leva contro la chiusura di casa Letizia a Domo: "Ci alziamo in piedi e a gran voce condanniamo l’egoismo di chi preferisce chiudere una porta al posto di allungare la propria mano- si spiega in un comunicato- Ancora una volta le scelte dell’amministrazione comunale di Domodossola ci lasciano in disappunto. In data 14 ottobre il sindaco Lucio Pizzi, comunica pubblicamente l’intento di chiudere entro la fine dell’anno il centro d’accoglienza Casa Letizia, dove ad oggi, trovano dimora 30 richiedenti asilo. Un’espulsione che non ha un valido motivo se non quello di emulare le gesta di chi identifica il migrante come il capro espiatorio per tutti i mali.
Occorre ora più che mai accorgersi della falsa narrazione figlia di un sistema economico dove, il più debole deve rimanere tale affinché i pochi ricchi continuino ad arricchirsi indisturbati. È necessario riconoscerla questa retorica, perché oggi i danni li possiamo vedere nel condominio, nel quartiere o nella città in cui viviamo. È di estrema importanza capire che indirizzare la nostra rabbia sociale verso le categorie più delicate, come in questo caso i migranti, non è nient’altro che fare il gioco dei più potenti.
Diverse associazioni operanti nel territorio, sono testimoni di come un approccio accogliente sia la via da seguire per far fronte ad una questione vecchia quanto l’uomo. È all’agire di questi attivisti che i cittadini dovrebbero ispirarsi; ascoltare, capire ed integrare per affrontare insieme e con maggior forza, le difficoltà che italiani e non, vivono ormai da troppo tempo perché appartenenti a classi sociali meno abbienti.
Nella tutela delle 30 persone che alloggiano in Casa Letizia, nella tutela del lavoro fino ad ora svolto, anche noi di Tutti Colpevoli chiediamo all’amministrazione comunale di Domodossola, che la decisione di chiudere Casa Letizia venga annullata".