VERBANIA - 12-11-2020 -- L’hanno ribattezzato “bonus beffa”
e quella beffa, calcolata in euro, è la cifra che i dipendenti dell’Asl Vco -soprattutto infermieri- non si vedranno pienamente riconosciuta nella busta di paga di novembre nonostante le promesse e gli accordi presi in primavera. Alla fine della prima ondata dell’epidemia di Covid-19, con l’emergenza alle spalle, la Regione stanziò risorse extra per riconoscere al personale, sanitario e non, che aveva partecipato alla gestione della crisi, un bonus in busta paga. Fu sottoscritto a livello piemontese un accordo generale che, a seconda del ruolo svolto (in prima linea o con minor rischio), assegnava una certa somma di denaro. Che – denuncia il sindacato Nursind del Vco – ora non basta. “insufficienti i fondi stanziati”, scrive il segretario provinciale Roberto Amerio, secondo cui “L’Asl Vco si è dimostrata sorda alle richieste avanzate ed ha proceduto in modo unilaterale con una classificazione del personale non condivisa e fortemente iniqua”.
Rispetto alla cifra pattuita, peraltro lorda, dopo che nel mese di settembre c’era stato un primo pagamento, nella busta paga di novembre si prepara – sostiene il sindacato – un’amara sorpresa. “La quota lorda della prima parte del bonus è stata decisamente inferiore alle promesse fatte ed ora il saldo viene ulteriormente ridotto. È palese che nella distribuzione delle risorse è stata commessa una grave mancanza. Riteniamo tutto questo vergognoso e inaccettabile. Nel rispetto di chi oggi è impegnato ad affrontare una seconda ondata pandemica, la Regione trovi subito il modo di colmare questa grave ingiustizia, stanziando i soldi necessari per coprire la quota mancante”.