TORINO - 16-11-2020 -- Il sindaco si sbaglia:
è vero il contrario. Alle accuse del sindaco di Baveno Alessandro Monti sugli “inaccettabili ritardi” di Regione e Asl nei tamponi effettuati su personale e dipendenti della Casa dell’anziano di Baveno, replica l’assessore alle Politiche sociali Chiara Caucino (nella foto), che ribalta le tesi del primo cittadino. “La situazione di Baveno è il chiaro esempio del perché la Regione ha voluto avviare uno specifico monitoraggio delle Rsa attraverso 700mila tamponi rapidi che abbiamo acquistato e che vengono consegnati ogni 15 giorni dalla nostra protezione civile direttamente alle strutture - spiega Caucino –. I test rapidi consentono, infatti, in 15 minuti di avere un riscontro e di attivare, quindi, in modo immediato le misure di isolamento e sicurezza necessarie a garantire la salute di ospiti e operatori delle nostre Rsa”.
Secondo l’assessore l’esito del tampone molecolare non è necessario per agire e l’utilizzo dei test molecolari rapidi con cadenza regolare ha lo scopo di prevenire i focolai. “La seconda dotazione di novembre è proprio quella a cui fa riferimento il sindaco di Baveno ed è il percorso rapido e immediato che la Regione ha voluto predisporre proprio affinché la grande mole di lavoro che stanno affrontando i laboratori e il cumulo delle richieste nelle Asl non generino nessun tipo di ritardo nella risposta alle Rsa, che rappresentano una nostra assoluta priorità. Ricordo che, da circolare del ministero della Salute, l’esito dei tamponi rapidi naso-faringei è certo sia nel caso di risultato negativo che nel caso di esito positivo su contatti stretti di casi Covid già accertati. Negli altri casi di positività, non riconducibili a un contatto stretto con casi Covid già accertati, si procede a una ulteriore verifica con tampone molecolare, ma anche in questo caso le procedure di isolamento vengono attivate in modo immediato al fine di garantire la massima sicurezza a ospiti e operatori”.