VERBANIA - 17-11-2020 -- Ospedali pieni al 90%
e posti letto che iniziano a scarseggiare. Anche nel Vco la seconda ondata dell’epidemia di Covid-19 si fa sentire e la situazione, critica, mette sotto pressione non solo il personale sanitario in prima linea, ma anche l’intero sistema. A oggi sono 235 i posti letto dedicati ai malati di coronavirus in provincia: 135 tra gli ospedali di Verbania e di Domodossola, 40 all’ospedale San Giuseppe di Piancavallo, 32 all’Eremo di Miazzina, 28 al Centro ortopedico di quadrante di Omegna. Di questi, 20 -il numero è stato potenziato- sono di terapia intensiva, dislocati tra “Castelli” e “San Biagio”. Sono fuori dal conto i 2 del Coq, esclusivamente attivabili per quei pazienti interni che dovessero aggravarsi.
Gli ultimi 100 letti dei 235 sono stati recuperati tra le strutture private del territorio. A partire dalla prossima settimana se ne potrebbero aggiungere altri. L’Auxologico è pronto a metterne a disposizione ulteriori 100, in blocchi di 20 alla volta. E, sullo sfondo, resta il nodo del Coq, che durante la prima ondata fu interamente convertito al Covid-19, anche per pazienti da fuori provincia, ma che adesso mantiene una parte di reparti attivi per l’attività ordinaria. Per una sua totale conversione spingono i sindacati, ma una decisione in questo senso non è stata ancora presa.
Al di fuori di quanti sono costretti ad andare in ospedale, ci sono 160 contagiati seguiti a domicilio dai 30 medici Usca - Unità speciali di continuità assistenziale che coprono a turno il territorio: 3 in contemporanea nel Verbano e nell’Ossola, 2 nel Cusio.
Per gli asintomatici o i paucisintomatici sono liberi tutti e 30 i posti letto del Covid-hotel di Macugnaga, che ieri ha dimesso gli unici 3 ospiti che aveva. Nel caso dovesse servire, l’Asl Vco può stipulare la convenzione con il Villa Carlotta di Belgirate, che ha presentato la propria manifestazione di interesse al bando emesso dalla Regione con un massimo di 100 posti.
Tornando agli ospedali -senza contare che l'attività ordinaria è ridotta al minimo e che, comunque, sono ricoverati altri pazienti per gravi patologie-, il tasso di occupazione dei letti è, come detto, del 90%. Oscilla a seconda di ricoveri e dimissioni -ma anche, purtroppo, dei decessi, che sono stati 3 da sabato a lunedì- ed è prossimo alla saturazione dei nosocomi, un problema che vivono direttamente i Dea di Verbania e di Domodossola, che quotidianamente continuano a ricevere pazienti con sintomi da Covid-19.