VERBANIA - 25-11-2020 -- Un anno a testa
e poche migliaia di euro di risarcimento. S’è chiuso con il patteggiamento di tutti e tre gli imputati il caso di cronaca che molto fece discutere la scorsa estate a Verbania. Alle prime ore del mattino del 18 giugno, due fratelli di Verbania, panettieri con forno e negozio a Pallanza, furono aggrediti e malmenati da un gruppo di giovani che si trovavano in piazza Gramsci.
Lo scontro avvenne dopo che uno dei due artigiani, notando un ragazzo urinare tra le auto in sosta dall’altro della piazza, lo riprese apostrofandolo. Ciò che seguì fu il violento pestaggio da parte di tre giovani (il gruppo di amici, che aveva finito di cenare in un locale di Pallanza, era composto da un altro ragazzo e da una ragazza) che provocò alle vittime lesioni di media entità (7 giorni di prognosi) per uno, e più gravi per l’altro che, steso da un cazzotto al volto e colpito a calci mentre era a terra, ebbe una prognosi di 50 giorni. L’attività rimase chiusa per una settimana intera (nella foto).
Le indagini hanno portato la polizia a identificare quattro persone, under 30 residenti nel Cusio e noti alle forze dell’ordine. Furono fermati il 9 luglio e per tre di essi il gip dispose l’arresto, rilasciandone il quarto. Luigi Ciani, Abderrhaim Griai e Pavlin Georgiev.sono rimasti in carcere sino all’udienza preliminare, nella quale il gup Elena Ceriotti ha ratificato le pene che i loro avvocati, Luca Rossi, Fabrizio Cardinali e Giuliano Clementi, hanno concordato con il pm Laura Carrera: un anno di reclusione per ciascuno (Ciani con il beneficio della sospensione condizionale) con le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti, e un risarcimento di 2.000 euro a testa per Griai e Georgiev e di 1.000 euro per Ciani. Poiché hanno scelto il patteggiamento, le parti offese, rappresentante dall’avvocato Andrea Perazzi, non si sono costituite parti civili e per avere pieno ristoro dei danni (oltre a quelli fisici, anche quelli morali e finanziari provocati alla loro attività) dovranno ricorrere a una causa civile.