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villa olimpia inaugura
VERBANIA – 24.12.2015 – La cucina aprirà al pubblico

solo il 2 gennaio, ma da ieri il ristorante sociale ha aperto ufficialmente i battenti. A Villa Olimpia torna la ristorazione abbinata a progetti di reinserimento e – novità – di inserimento. Sull’onda di quella che fu la Gattabuia hanno riaperto con il nome di “Villa Olimpia” due delle realtà coinvolte in quell’iniziativa: la Fondazione Casa di carità arti e mestieri e la cooperativa Divieto di sosta.

Al taglio del nastro, ieri sera, c’era anche l’Amministrazione comunale, con in prima fila il vicesindaco Marinella Franzetti, tra coloro che con maggior convinzione hanno voluto ripristinare il servizio. L’occasione è arrivata con la rescissione anticipata del contratto che affidava la mensa sociale a una ditta di Bergamo, vincitrice nel 2012 della gara d’appalto.

Il concetto che propongono i gestori è quello di un ristorante formativo, idea sviluppata in una decina circa di locali in Italia. Un luogo in cui si mangi a un prezzo modico - 7,5 euro – ma senza rinunciare alla qualità, ma anche un luogo per completare esperienze formative vere e proprie, sul “campo”.

Villa Olimpia inizia con uno staff di 4 persone, la possibilità con l’anno nuovo di inserirne altre 4 (due per la cucina, altrettanti per la sala) e la prospettiva di averne altre ancora nel medio-lungo periodo.

Non più solo detenuti e reinserimenti post-pena (questa possibilità resterà comunque, così come proseguiranno i progetti con la Casa circondariale), ma anche studenti o persone che hanno perso la “strada” del loro percorso scolastico e possono recuperarla.

In attesa di andare a regime, Villa Olimpia propone come anteprima il pranzo di Natale in compagnia, con menù che comprende antipasti appetitosi; ravioli del plin in salsa d’arrosto e lasagne radicchio e crescenza come primi;  arrosto al manzo e contorno come secondo; panettone, acqua e un quarto di vino al prezzo di 15 euro. Il suggerimento dei gestori è, oltre che di accomodarsi alla tavola di Villa Olimpia per celebrare il Natale, quello di donarlo a altri secondo lo slogan “piccolo dono, grande valore”.

Casa di Carità arti e mestieri e Divieto di sosta. Impresa formativa. Partiamo con staff fisso di quattro persone. Almeno altre 3-5 persone reinserimento. Più percorsi formativi. 2 gennaio primo servizio al pubblico.

Ristorante didattico, una decina di realtà in Italia. Da metà gennaio 4-5 qui in stage.